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LECCE – Mostra personale di Francesco Russo Antonio Russo

1%20-%20Russo%20Il%20vecchio%20e%20il%20nuovo%2C%201997.jpgMostra personale di Francesco Russo presentata da Carlo Roberto Sciascia. Titolo: “Gioielli rubati”. Inaugurazione: mercoledì 9 gennaio, ore 18.00. Luogo: “Il Sedile” piazza Sant’Oronzo Lecce. Durata: 9 – 17 gennaio 2008. Catalogo a cura dell’artista. CD Multimediale a cura di: Fullmultimedia di Trentola Ducenta. Patrocinio: Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Trentola Ducenta. Collaborazione: U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani) sez. di Caserta; Galleria e Museo “Campi Stellati” S. Maria la Fossa (CE); Associazione Culturale “Altavoce” Trentola Ducenta.
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La personale dell’artista Francesco Russo dal titolo: “Gioielli rubati”, presentata dal critico Carlo Roberto Sciascia, propone una serie di opere che hanno come soggetto un parallelismo tra realtà sovrapposte, vere ed illusorie, percepite e alternative.
La mostra presenta l’aspetto “realistico” della produzione artistica di Francesco Russo, punteggiata da riflessioni sociali e spunti filosofici, da una visione terrena dell’umanità ma anche da risoluti impeti religiosi; sono immagini esaltate da cromatismi decisi e profondi, che realizzano un insieme compositivo dalla concretezza incisiva. La superficie pittorica diventa la regione della contiguità tra esteriorità ed interiorità.
Si avverte, però, un’inquietudine di fondo tra i riflessi accattivanti e le velature diafane la quale accompagna Russo quando la sua visione cosmica rapportata con il divino si scontra con la realtà umana decisamente sofferente e troppo spesso .
“Francesco Russo indaga – precisa il critico Carlo Roberto Sciascia – sui problemi esistenziali della realtà contemporanea con un accurato rigore formale della composizione. Le sue opere di elevato spessore, grazie alle sollecitazioni della sua personalità propensa all’indagine filosofica e psicologica, indagano sulla società, sull’uomo, sulla psiche e sulle forze naturali sempre alla ricerca del vero; esse fanno “intuire” il territorio campano ricco di umanità e di violenza, di passionalità ma anche di slanci di amore; è un mondo di grandi contraddizioni, di molteplici messaggi e di eterne disillusioni, alla ricerca di identità che spesso deludono. Quindi nasce spontaneo il bisogno di rivalsa del pensiero, che ricerca in forme più chiare ed essenziali, una risposta alla esistenza intera. L’allegoria delle espressioni artistiche di Francesco Russo propone immagini velate di malinconia, ma non di rassegnazione, quali simboli di una proiezione dei drammi quotidiani presentati con un indomito lirismo di stampo cristiano; tra evocazioni sceniche, perse nel tempo e nello spazio, le quali assurgono ad emblemi di vita terrena protesa verso l’infinito ed il trascendente. Le immagini, armoniosi sviluppi di un narrato che si è impadronito dei segreti risvolti del reale, si snodano secondo un ordine naturale che ingloba in sé da un lato un sincero rispetto per le forme della materia, dall’altro suggestive vibrazioni interiori. Nelle sue ultime opere Francesco Russo propone dipinti , incisivi negli studiati particolari e nei pochi elementi essenziali, i quali inducono il fruitore ad intravedere al di là degli squarci che si aprono sulla superficie pittorica una realtà , mondo parallelo in grado di offrire altri ed nuove prospettive. Chi osserva è portato a riflettere, a considerare che attraverso quel velo squarciato si possono scoprire veri tà profonde altrimenti niente affatto percepibili. È un messaggio impetuoso quello che l’artista Francesco Russo ci offre. Apparentemente le sue opere possono sembrare una contestazione sociale, o di un sistema applicato, ma le sue tematiche hanno una radice più profonda: il tempo e l’uomo nel suo essere e nel suo divenire”.
“Il maestro Russo – fa notare Antonio Russo – propone alcune interessanti tematiche, spesso oggetto del suo percorso artistico, sviluppate in modo originale e consono alle realtà quotidiane di Terra di Lavoro. Come degli scatti fotografici l’artista progetta ed agisce senza preconcetti; affascinato ed estasiato dall’energia vitale del mondo, trasforma l’apparenza sociale in un percorso introduttivo sull’animo umano attento alla vita, fatta di emozioni, paure, insicurezze. Astrazioni e narrazione si compenetrano in tutte le opere, soluzioni personali affinate da una tecnica personalissima, luce e dinamismo dialogano con l’ambiente circostante e con l’osservatore alimentando il senso di un tempo e di uno spazio immenso ed infinito”.
La mostra di pittura sarà visitabile fino al 17 gennaio 2008.


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