All’indomani della tornata elettorale, nella Città Normanna è tempo di tirare le somme. Il famigerato vento dell’antipolitica, che tanti danni sta arrecando ai partiti maggiori specialmente in nord Italia, sembra non avere neanche sfiorato la città di Aversa. Infatti la coalizione di centrodestra, guidata dal neosindaco Giuseppe Sagliocco, ha ottenuto quasi un plebiscito. >>>>
Buoni risultati si registrano per la lista civica”Noi Aversani” facente capo allo stesso Sagliocco (su tutti Stabile 944 preferenze e Galluccio 688) che raggiunge il 17,19% avendo così diritto a 5 consiglieri comunali. Tornata positiva anche per il PDL che, in controtendenza con tutti i dati nazionali, tiene garantendosi 7 consiglieri. Tra i maggiori partiti un plauso speciale va sicuramente all‘Unione di Centro. La lista UDC, con 4426 preferenze di lista (14,64%, circa l’ 8% in più rispetto alle elezioni del 2007), non solo mantiene le aspettative di crescita e la tendenza nazionale che vede il Partito di Casini in crescita nel centro Sud, ma si dimostra capace di intercettare quel sentimento di disaffezione generale, riconvertendolo in una costruttiva voglia di ringiovanimento della classe politica. Il dato stupefacente d’altronde è che su 4 consiglieri eletti nelle fila dell’UDC, il miglior risultato lo abbiano conseguito due giovanissimi: De Cristofaro 27 anni (693 preferenze) e Augusto Bisceglia, che a soli 23 anniottiene circa 635 preferenze. Dati incoraggianti questi, soprattutto per la capacità che l’UDC ha dimostrato di saper mettere in campo, ringiovanendo il proprio elettorato e proponendo alternative valide puntando sui giovani. E difatti, proprio con Augusto Bisceglia, l’UDC siederà nei banchi della maggioranza con il consigliere eletto più giovane di tutti. Bisceglia, insieme a De Cristofaro, si fa portavoce e rappresentanza di una gran parte di giovani che si riavvicina alla politica in un momento impensabile per il grado di sfiducia che vivono adesso tutti i partiti. In netto calo, invece, il Partito Democratico che con un brusco calo di consensi (soli 1889 voti di lista) non raggiunge i due consiglieri ma garantisce un solo posto nell’opposizione ad un altro giovane esponente: Marco Villano (541 preferenze) oramai anima del partito. Unica nota stonata, almeno per il neoeletto Sindaco, è l’incongruenza scaturita dalla possibilità del “voto disgiunto”, tra il 76% delle preferenze di lista con il 56,49% delle preferenze totali ricevute dal Primo Cittadino. Quali saranno i segnali di discontinuità con la vecchia amministrazione e come saprà districarsi nel “valzer delle poltrone” per garantirsi un duraturo mandato, lo vedremo nei prossimi giorni quando si insedierà la nuova giunta comunale.