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AVERSA - Intervista a Donato Liotto di Giovanni Sciullo Labonia

Liotto%20e%20Virgilio.JPGLa priorità di Liotto è quella di preoccuparsi degli aspetti sociali e il mondo della disabilità,nonché fornire tante informazioni e consigli per vivere meglio e per far vivere meglio coloro che lottano ogni giorno con i problemi legati alla qualità della vita dei diversamente abili.
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Sig. Liotto spieghi le ragioni del suo impegno sociale
Sono anni che ho sposato i progetti che riguardano la disabilità, ma mi dispiace che l’amministrazione comunale non ne tenga abbastanza conto.Mi rendo conto che in questo periodo c’è fermento per tanti altri problemi che affliggono l’attuale amministrazione. Si parla di progetti edilizi,di centri commerciali,di rifacimenti del campo profughi.Certo sono questi aspetti rilevanti per la comunità.Ma credo che anche le problematiche riguardanti il sociale ecc. debbano avere la priorità!Anzi dovrebbero essere il primo obiettivo per chi propone nei confronti dei cittadini.Io come tutti sanno ho raccolto da tempo questi argomenti,senza patteggiare con nessuno ma privilegiando solo chi veramente ha bisogno.
Ci spieghi meglio il suo progetto.
In questi giorni la commissione delle politiche sociali si sta attivando molto in merito a queste questioni,io ho voluto contribuire per l’appunto consegnando a Nicla Virgilio, capogruppo della commissione citata, un progetto che riguarda i “Diversamente Abili” e le persone svantaggiate e bisognose. Questo progetto da me chiamato “Il mio mondo... il tuo mondo”. Nicla Virgilio ha accettato con entusiasmo l’idea del progetto e delle indicazioni in esso contenute, collaborando attivamente col sottoscritto, ma soprattutto con la commissione. Difatti, l’obiettivo era quello di fornire tante utili informazioni e con umiltà tanti consigli.In modo che l’intera commissione possa creare, rafforzare e quindi migliorare i servizi già esistenti per queste categorie. Portando un benessere totale e cercando di migliorare la vita di chi ogni giorno combatte contro la burocrazia ed il sistema per vedersi riconosciuti piccoli ma essenziali diritti che spettano per coscienza e per dovere a queste categorie. Voglio ringraziare l’intera commissione delle politiche sociali per il loro impegno e per aver contribuito in modo rilevante a lavorare su queste proposte da me fornite oltre alle idee proposte dalla commissione stessa. Alla fine il merito deve andare solo a chi soffre!! Tutte le famiglie,le coop.sociali, e il mondo del volontariato devono avere un supporto migliore per ben espletare il loro delicato lavoro.
Ci sono dei punti importanti da affrontare. Quali sono?
Abbattimento delle barriere architettoniche,rafforzamento del trasporto pubblico per i diversamenti abili. Un punto di primo ascolto per le famiglie e per tutti gli operatori del settore, e tante altre cose che potrete leggere nel progetto che Liotto ha consegnato a Nicla Virgilio in allegato a questo articolo. Voglio rendere pubbliche le indicazioni del progetto affinché tutti sappiano e possono eventualmente fornire alla commissione consigli ecc. Atti a migliorarlo. Come dicevo prima dichiara Liotto su queste cose tutti ma proprio tutti dovrebbero collaborare.Io con umiltà e passione lo stò già facendo cercando di rendermi utile per cause nobili e giuste. Credetemi non vi è soddisfazione migliore di sapere che fare del bene fa bene al cuore!

IL MIO MONDO IL TUO MONDO

Punto d’ascolto ammalati e disabili – Garante “mondo disabilità”

L'idea di creare uno sportello d'ascolto presso il Comune di Aversa nasce da un approfondito confronto tra persone con disabilità presenti sul territorio, cooperative sociali e assistenziali, ASL e con tutti gli enti ed istituti che hanno per scopo il miglioramento della qualità della vita dei disabili. Attraverso il dialogo e la raccolta dei bisogni si è individuata la necessità di divulgare le informazioni inerenti alle risorse presenti nel Comune, che spesso non sono conosciute da chi le potrebbe usufruire, ed al contempo dare la possibilità, a chi ha voce e potenzialità di utilizzarle, a farsi sentire. Nella convinzione di agire in difesa ed a tutela dei diritti dei disabili, l’intento è quello di svolgere, quotidianamente, un’opera che permetta di toccare con mano l’impellente necessità di un luogo funzionale quale valido, insostituibile strumento di lavoro per chi opera nel settore dell’assistenza ai disabili e del volontariato.
Finalità

• Rendere l'utente disabile consapevole, qualora ritenga di aver subito lesioni inerenti i suoi diritti, della possibilità di ricorrere a determinate forme di tutela.
• Creare un punto d'ascolto utile alle famiglie delle persone bisognose e con disabilità, che funga da organo intermediario tra le stesse e le istituzioni comunali, affinché si possa giungere alla risoluzione dei problemi vissuti realmente nella quotidianità.
• Informare l’utente circa le norme legislative, fiscali, assistenziali, ecc che molte volte vengono sottaciute dagli organismi istituzionali preposti allo scopo. Utile, a tale scopo, sarà la realizzazione di un opuscolo informativo “Il mio mondo…il tuo mondo” contenente tutte le leggi legate alla disabilità e ai diritti dell’ammalato. Un depliant quindi di facile consultazione in cui trovare utili riferimenti normativi per la tutela dei diritti dei portatori di handicap, disabili ed ammalati, ponendo la dovuta attenzione anche all'universo della sanità, volontariato, sport per disabili e cooperative sociali. Una vera e propria “carta dei diritti degli ammalati e bisognosi”, organizzata da esperti di settore, all’interno della quale i soggetti necessitanti e i disabili con pluri-invalidità, troveranno risposte esaustive su cosa fare e come agire in caso di normative e contributi previsti.

Obbiettivi

• Raccogliere, a scopo puramente statistico, i bisogni emergenti, al fine di riportarli alle istituzioni.
• operare a sostegno dei diritti dei disabili mediante la raccolta di denunce al fine di vagliare le posizioni dei singoli e trarne spunto per individuare problematiche più generali che possono comportare la necessità di interventi legislativi e/o amministrativi da parte delle Autorità Pubbliche.
• Mettere l'utente disabile in contatto con le associazioni di categoria.
• Rendere le persone con disabilità soggetti attivi.
• Incentivare il confronto tra le varie esperienze vissute da ogni singolo utente.

Presso il punto d'ascolto sarà presente la figura del

GARANTE.
Quest’ultimo è colui che pianifica, ascolta e cerca di risolvere i problemi dell’assistito, siano essi di natura rilevante o di scarsa entità, creando al contempo una rete di contatti con le varie istituzioni preposte al caso in questione. Si tratta di una sorta di "difensore civico della persona disabile". Egli viene nominato dal sindaco o dal presidente del Consiglio tra una rosa di nomi proposti dalle associazioni presenti sul territorio che si occupano di handicap. Le sue funzioni naturali sono quelle di mediare tra le esigenze della persona disabile e la Pubblica Amministrazione. Vigilerà pertanto sul funzionamento degli uffici pubblici che devono erogare i servizi, ma potrà secondariamente svolgere opera di consulenza legislativa gratuita in materia di handicap. Creare una figura ufficiale dunque che, con il supporto di un apposito staff, funga da riferimento anche per le famiglie dei soggetti interessati che necessitino di assistenza e informazione continua da parte delle istituzioni prescelte. Dovrà attivarsi, inoltre, nel promuovere protocolli d’intesa con le ASL, le Aziende Ospedaliere, con gli Enti Pubblici Territoriali e con le altre Associazioni al fine di concordare una comune strategia su obiettivi prioritari di tipo economico, sociale e giuridico a favore dei disabili. Figura di alto spessore morale il Garante dovrà mediare anche con gli amministratori comunali (sindaco, assessori, consiglieri e addetti al settore) nel caso siano quest’ultimi a dover effettuare scelte e soluzioni da applicare. Il referente potrà stipulare convenzioni con figure professionali e assistenziali a seconda delle esigenze che via via si presenteranno. Per fornire la loro opera dovranno partecipare a bandi di gara appositamente studiati. Le ditte vincitrici resteranno in carica per un anno con possibilità di rinnovo per quello successivo senza indire un nuovo bando di gara.


GRUPPO DI LAVORO
Il garante sarà sostenuto da personale specializzato, un gruppo fisso di lavoro, che avrà come scopo quello di pianificare ed ottimizzare il servizio creando, al contempo, i collegamenti necessari con le Istituzioni, ASL, Aziende Ospedaliere, Enti Pubblici Territoriali ecc. capaci di dare, nel quotidiano, risposte concrete ai reali problemi dei disabili. Naturalmente al gruppo di lavoro potranno aderire singoli esperti, e pensiamo a personale medico specializzato, ad assistenti sociali, a giuristi, a psicologi, a coloro quindi che possono apportare un sensibile contributo di indispensabile professionalità nonché di esperienza personale.
Strumenti della figura del Garante
Il Garante, supportato da un su ufficio, utilizzerà strumenti e risorse logistiche messe a disposizione dal Comune e agirà nei termini del regolamento appositamente approvato dal Consiglio Comunale in sede istitutiva della nuova figura. Potrà intervenire di propria iniziativa o sulla base di segnalazioni avanzate per iscritto dalla persona disabile o da un suo familiare, ovvero dalle associazioni di volontariato che lamentino disfunzioni, presenza di barriere in luoghi pubblici, azioni e omissioni perpetrate a danno di disabili. Potrà inoltre chiedere spiegazioni e documenti agli uffici competenti i quali dovranno rispondere entro un termine prefissato dal regolamento. In caso di reiterato silenzio, il Garante porterà a conoscenza degli amministratori il comportamento non corretto dell'impiegato o del capostruttura e, di fronte a gravi inadempienze, potrà proporre azioni disciplinari nei loro confronti. E' prevista infine una specie di sanzione etico-morale, allo scopo di accendere i riflettori sul comportamento dell'ufficio pubblico, costituita dalla pubblicazione dell'inadempienza sul quotidiano maggiormente diffuso sul territorio. Il relativo comunicato a pagamento, naturalmente, sarà a spese del Comune. Presso tale ufficio inoltre si prevede l’istituzione di un numero verde che offrirà informazioni, aiuti, consigli e tanto altro.

Volontariato
A supporto dell’ufficio del garante sarà creato un gruppo di volontariato - Gli angeli della solidarietà - formato da studenti di scuole di istruzione secondaria. Coordinati dallo staff tecnico dovranno svolgere i diversi compiti a loro assegnati che pur rientrando nell’ordinario molte volte risultano essere ostacoli insuperabili per persone bisognose o ammalate. Recandosi direttamente a domicilio, con scooter e auto in dotazione all’ufficio, raccoglieranno le varie richieste ed esigenze su appositi moduli e, la dove necessario, si faranno carico delle loro problematiche quotidiane, in particolare di quelle famiglie che necessitano di prima assistenza quale: l’organizzazione di una spesa, il pagamento di vaglia e bollette, servizi di aiuto e manutenzione domestica, servizi pasto e di prima necessità. A tale proposito sia il centro Caritas che le parrocchie disponibili potrebbero offrire un valido e prezioso contributo di aiuto e assistenza.
A tutti gli aderenti verrà riconosciuto un credito scolastico e a fine anno l’intero gruppo sarà premiato direttamente dal garante, con l’intervento dell’amministrazione comunale e dei dirigenti scolastici delle scuole cui i ragazzi provengono.
Le priorità e le finalità del gruppo di volontariato sono quelle di creare un elemento di “trade union” tra l’ufficio e le famiglie dei bisognosi. Il gruppo degli angeli sarà presentato direttamente dal garante e dall’amministrazione comunale.


Servizio Navetta Trasporto “Diversamente Abili”
Il servizio navetta è fondamentale affinché le cooperative possano usufruire di un mezzo per accompagnare, a seconda delle varie esigenze, i loro assistititi. Avere la disponibilità di più mezzi di trasporto pianificherebbe i tempi di attesa e quindi migliorerebbe anche le prestazioni che le cooperative forniscono. Tante priorità sono legate alle problematiche del trasporto e non sempre facilmente risolvibili proprio a causa della mancanza di mezzi.
Una volta stabilito con le cooperative, e chi ne facesse richiesta, che il servizio è gratuito, bisognerà stabilire il tragitto e il numero dei disabili che sarà concordato direttamente con gli autisti delle navette insieme con i vari orari. La richiesta del servizio, insieme con nominativi dei disabili che fruiranno delle navette, deve essere certificato dagli stessi o da chi ne fa le veci motivando e documentando le priorità al fine di evitare speculazioni di sorta. Potranno fare richiesta del servizio navetta le cooperative legalmente iscritte e riconosciute e i disabili che, pur non facendo parte di alcuna cooperativa sociale, riportino evidenti problemi fisici tali da impedirne lo spostamento.


Barriere architettoniche
Su segnalazione dei cittadini il referente identificherà in città e nel territorio tutte quelle barriere architettoniche che impediscono e aggravano la vita dei disabili e degli ammalati. Queste dovranno essere abbattute in ogni locale pubblico adeguando gli stessi in base alle normative vigenti nei tempi e nelle modalità previste per attuarle. In ogni condominio dove si segnala un disabile e/o ammalato con gravi patologie riscontrate, lo stesso farà una semplice domanda inoltrandola al referente e chiederà l’intervento dei vigili e di un tecnico comunale. Se il disabile è proprietario della abitazione nella quale vive, il comune riconoscerà un contributo da quantizzare per le spese da sostenere nel caso non esista una legge che preveda l’intera spesa a carico dell’ente preposto. Nel caso il disabile non sia proprietario del cespite il comune e/o chi ne fa le veci, insieme con il referente, concorderà con il proprietario l’abbattimento delle barriere architettoniche non prima di aver stabilito un indennizzo in caso di danni e deturpazioni. Qual’ora il proprietario non fosse consenziente a far effettuare i lavori, sarà il referente a trovare una giusta collocazione al disabile. Tutte le spese saranno a carico al comune mentre il disabile pagherà solo il 30% dell’intero importo che gli verrà rateizzato in base ai suoi redditi senza alcun interesse.

Identificazione ed abbattimento delle barriere architettoniche
Sarà compito dell’amministrazione comunale dare incarico a degli esperti affinché venga tracciata una mappa dell’intera città dove dovranno essere rilevate tutte le barriere architettoniche sostituite o abbattute a favore dei cittadini non abili. Dopo aver tracciato la mappa e aver presentato l’intero progetto degli interventi da attuare, sarà cura dell’amministrazione presentare un opportuno bando di gara.

Redatto il Lì 7/09/2007

Rag.Donato Liotto

 

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