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Questa pagina contiene un singolo articolo inserito il 17.01.08 11:44.

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ROMA - 21 gennaio - 28 febbraio 2008, Istituto Polacco di Roma, "Bunker d'Arte. Collezione della Galleria d'Arte Contemporanea Bunkier Sztuki di Cracovia" Alan Santarelli

bunker%20d%27arte.bmpLunedì 21 gennaio 2008 alle ore 18.30, l'Istituto Polacco di Roma presenta a Palazzo Blumenstihl in via Vittoria Colonna 1 e nella sede distaccata di via dei Prefetti 46 la mostra BUNKER D'ARTE Collezione della Galleria d'Arte Contemporanea Bunkier Sztuki di Cracovia, a cura di Beata Nowacka-Kardzis e Ania Jagiello.

>>>>>>>>>> continua >>>

La mostra è primo appuntamento del progetto TRANSFERT Gallerie Polacche a Roma. A partire dagli anni Novanta la Galleria Bunker d’Arte di Cracovia è uno dei centri più influenti sulla scena artistica polacca. Un forum per i nuovi media che si distingue per un programma espositivo impegnativo e coraggioso. La sua collezione è la cronaca delle questioni fondamentali relative all’arte polacca degli ultimi anni e raccoglie il lavoro di molti protagonisti di questo sviluppo.
L’esposizione italiana è la prima presentazione della Collezione del Bunker d’Arte al di fuori dei confini nazionali e si concentra sul lavoro di sedici artisti. Tra i più anziani Józef Robakowski, pioniere della videoarte in Polonia, Krzysztof Wodiczko, noto per le sue proiezioni pubbliche realizzate in tutto il mondo, e Marek Sobczyk, tra i fondatori del Gruppa, i “nuovi selvaggi” della pittura polacca. La generazione di mezzo è rappresentata da artisti quali Łukasz Skąpski, il cui lavoro unisce concettualismo ed estetica minimalista, Marta Deskur e Katarzyna Górna, praticano entrambe la fotografia e il video, Jadwiga Sawicka, autore di quadri parsimoniosi, freddi e intellettuali, Piotr Lutyński, pittore incredibilmente impulsivo, sensitivo e sensuale e Wael Shawky, creatore di installazioni e film. La scena artistica recente ha posto alla ribalta personalità quali Oskar Dawicki, performer, autore di film e installazioni, Wilhelm Sasnal, Rafał Bujnowski e Marcin Maciejowski, impegnati principalmente in ambito pittorico: un tempo lavoravano insieme nel Grupa Ładnie, ora, singolarmente, ottengono riconoscimenti e lodi internazionali. Tra le giovani “scoperte” della scena cracoviana, accompagnate e sostenute fin dagli esordi dal Bunker d’Arte, Janek Simon, Karolina Kowalska e Małgorzata Markiewicz.

 

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