articoli di studiosi, esperti e consiglieri vari che antepongono alcune scelte a tante altre per uscire fuori dalle condizioni di recessione, inflazione, ridotta competitività e crescente povertà degli italiani. Da anni queste ricette risultano fallimentari. La coperta corta è continuamente tirata da un lato e lascia scoperti gli altri. Manca sinergia ed armonia. Perché? Le ragioni sono tante ma si possono riassumere in 2 grandi categorie.
LA FAME DI POTERE
La fame di potere e di arricchimento rapido, illimitato e senza sforzi è nel cervello drogato di chi siede a turno sulle poltrone di un sistema politico (si fa per dire) che mortifica, impoverisce e deprime la nazione.
Se dessimo a società private l’incarico di valutare l’efficienza del sistema partitico, alla fine gli arroganti del potere dovrebbero restituirci milioni di miliardi per indifendibili voracità, inefficienze, deficienze e sprechi.
I PRIVILEGI
Ma dove casca irrimediabilmente l’asino è sul sistema dei privilegi che ha corrotto milioni di fruitori e danneggiato le restanti decine di milioni di italiani fessi e maledicenti.
Eppure proprio da qui deve partire non il nuovo governo ma l’opinione pubblica. Le decine di milioni di italiani devono ricordare ai politici che essi sono i loro rappresentanti e non i loro dracula o torturatori. La maggioranza degli Italiani deve ‘obbligare’ i futuri governanti a fare piazza pulita nelle rendite di posizione della casta, a cominciare dalle Camere Alte: la Presidenza della Repubblica, il Senato, la Camera, i Palazzi dell’Inquisizione etc. Devono essere cancellati tutti i privilegi, le prebende e le guarentigie che allontanano di anni luce i cittadini sempre più poveri e delusi dai Politici sempre più ricchi e fallimentari.