Alcuni anni fa l'ovest aversano, ovvero quel groviglio di case e strade che si dipana lungo la strada provinciale Frignano-Villa Literno, fu trasformato in un vero e proprio teatro di guerra.
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Conflitti a fuoco fra bande rivali, agguati cruenti, inseguimenti con sparatorie, uccisioni continue. La popolazione appariva frastornata, terrorizzata ed i nostri comuni somigliavano a quartieri di Beirut nel pieno del conflitto arabo-israeliano.
Questo libro prova un po' a raccontare quel periodo, non tanto in termini di episodi di cronaca bensì di clima, di sentimento, di sofferenza, tentando - se possibile - di dare un contributo alla lettura di tali vicende.
Lo strumento utilizzato è quello del racconto, partendo da storie vere, in qualche tratto appena ritoccate per non urtare suscettibilità o riaprire vecchie ferite.
L'intento principale di questo lavoro è quello di riaprire una discussione, anche in termini culturali, come dice don Luigi Ciotti nella Prefazione: "Quella terra di nessuno qui raccontata da Gianni Solino, del Comitato don Peppe Diana di Casal di Principe, in realtà da alcuni anni sta cominciando ad appartenere ai cittadini che la abitano ... Il potere delle mafie cresce e si rafforza grazie all'omertà, ma a stare zitti si rischia molto di più, perché si diventa schiavi."
Il volume pubblicato dalle edizioni "La meridiana" può essere richiesto in libreria, direttamente alla casa editrice (info@lameridiana.it) o acquistato nel corso delle presentazioni che con il contributo di tutti possiamo realizzare.