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La Reggia di Caserta ad un passo da Aversa Alvaro Vargas Martino

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La Reggia di Caserta dista pochi chilometri da Aversa. Voluta dal nonno di Maria Luisa, Carlo III, nel 1752 e completata nel 1845 (anche se nel 1870 era già abitata), è un capolavoro dell'architetto  Luigi Vanvitelli, ed è definita l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano e costituisce una valida testimonianza degli anni di splendore della casata spagnola come lo testimonia il fatto che, in termini di volume, è la più grande residenza reale del mondo con oltre due milioni di metri cubi. Non solo, è circondata da un vasto parco abbellito dalle magnifiche fontane dei Delfini, di Cerere, di Eolo, di Diana e Atteone e di Venere e Adone e dalla famosa Grande Cascata, nonché dal Giardino Inglese, con i suoi fitti boschi, voluto dalla Regina Maria Carolina d'Austria su consiglio dell'ambasciatore britannico Lord Hamilton, e realizzato dal botanico inglese John Andrew Graefer, in collaborazione con Carlo Vanvitelli. >>>>>

Infatti, la prima cosa che colpisce è appunto il maestoso Parco Reale con i suoi magnifici giardini, nei quali il visitatore si sente trasportato direttamente ai tempi dei Borboni, immaginandoli mentre vi passeggiano semplicemente per divagarsi, o per riflettere o qualche volta, addirittura, per decidere il destino del suo regno e le sorti dei suoi sudditti.

Nondimeno, la grandiosità delle maginificenze del Palazzo Reale, la cui visita inizia dallo Scalone d'Onore, che conduce al Vestibolo superiore, fulcro compositivo e scenografico dell'intero palazzo, dal quale si accede alla Capella Palatina, analoga per lo schema a quella del Palazzo di Versailles, ma con una struttura architettonica, opera del Vanvitelli, totalmente nuova e diversa dal modello francese. Dal Vestibolo supeiore si accede anche agli Appartamenti reali, composti dalle Anticamere, l'Appartamento nuovo o dell'Ottocento, l'Appartamento Murattiano e l'Appartamento vecchio o del Settecento. Ampie stanze, riccamente decorate con sontuosi fregi, stucchi e bassorilievi, e contenenti mobili, libri e oggetti dell'epoca accuratamente conservati, come si addice ad un palazzo reale, tra le quali spiccano, naturalmente, la maestosa Sala del Trono, con quarantasei medaglioni con i ritratti dei Re di Napoli, da Ruggero il Normanno a Ferdinando II, le denominate Sale delle Stagioni, quattro stanze dedicate alla primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno, con decorazioni relative alle stagioni con le loro tonalità e le loro sfumature, e la sala elittica, nella quale è allestita la grande teca con il Presepe borbonico di circa 20 metri quadrati.

 

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