Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Una strada abbandonata e preda dell’incuria, ricettacolo di rifiuti e con incombenti pericoli per l’incolumità pubblica, è questo il quadro desolante di via Del Campo, nella zona nord di Aversa. Una condizione che si ripete da anni, ma che negli ultimi tempi è peggiorata allarmando i residenti, la piccola strada è una traversa di viale della Libertà e si trova al confine con Teverola e Carinaro, si dipana tra i condomini di nuova costruzione incuneandosi sotto uno stretto cavalcavia ferroviario per poi sbucare tra i campi coltivati.
In occasione dell’8 marzo presso la sala Livatino del Tribunale di Napoli Nord si è svolto un convegno per celebrare la Giornata Internazionale della donna, organizzato dal Comitato di Pari Opportunità in collaborazione con il Consiglio dell’ordine degli avvocati. Nell’occasione sono stati ripercorsi i momenti di lotta, rivendicazioni e vittorie, con l’esempio di donne che hanno raggiunto traguardi importanti nell’ambito giuridico, sociale, economico e culturale.
La guerra in Ucraina è l’inevitabile che si credeva impossibile, l’invasione russa spezza le certezze del mondo occidentale e ci costringe a considerare la realtà per come è, al netto dei rifiuti psicologici degli ultimi tre decenni.
Le temperature più miti di questo inizio anno non hanno ancora rischiarato l’orizzonte in vista dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica, anche se, come accaduto spesso negli ultimi decenni, il nome che davvero sarà in grado di raccogliere i voti necessari verrà fuori solo a votazione aperta, negli interstizi carichi di trattative e contatti tra il secondo ed il quarto scrutinio.
Con Enrico Letta alla segreteria il Partito Democratico si avvia a completare l’ultima, definitiva, trasformazione del proprio Dna, a mutare la propria identità profonda. Il partito che fu erede del PCI e che continua a sostenere di voler rappresentare la Sinistra, da parecchio ha imboccato la strada del liberalismo moderato e con Letta dimostra plasticamente di aver abbandonato i tradizionali riferimenti sociali ed ideologici, pronto per la trasformazione finale da rappresentante delle istanze del lavoro e delle cassi meno abbienti in partito liberal-progressista.
Comincia tra le polemiche il mandato del nuovo agronomo comunale di Aversa che si è insediato il 14 gennaio, il professionista, che andrà a prestare la propria consulenza per la gestione del verde urbano e la pianificazione ambientale, si trova già a dover affrontare la spinosa questione delle potature.
Bisogna fare attenzione alle conseguenze sociali di questa nuova fase di emergenza sanitaria. Quando è iniziato il lockdown a marzo eravamo fiduciosi che sarebbe durato poco, che fare sacrifici sarebbe servito a migliorare la situazione, che, in un modo o in un altro, alla fine sarebbe arrivata la ripresa. Oggi non si sa quanto durerà, non si sa se servirà, non sappiamo come ne usciremo. Dover affrontare un anno di azzeramento economico e di desertificazione sociale e umana è, per molti, una prospettiva disperante.
Dopo il silenzio imposto dall’emergenza la grande musica è tornata a risuonare ad Aversa grazie all’Accademia di Santa Sofia di Benevento, che ha regalato alla città i primi concerti dell’era post covid. Già a fine giugno, nell’ambito delle Celebrazioni per il Giubileo dell’Abbazia di San Lorenzo, un quintetto d’archi composto da Alessia Avagliano e Alina Taslavan al violino, Antonio Mastroianni alla viola, Marco Pescosolido al violoncello e Gianluigi Pennino al contrabbasso, si è esibito in un ricco e vario repertorio spaziando da Mozart a Verdi, Johann Sebastian Bach a Massenet, fino alle composizioni per il cinema di Ennio Morricone.
Partita in America come elemento delle proteste sociali e razziali, la furia distruttiva che prende di mira le statue del passato si è riversata anche in Italia, scagliandosi un po’ pigramente, e non poco pretestuosa, contro le effigi di uomini illustri del recente passato e di protagonisti del risorgimento. Il tentativo iconoclasta di moralizzare la storia e di piegare gli eventi passati alla sensibilità del presente non è, però, una novità dalle nostre parti, anche se pochi lo ricorderanno, già diversi decenni fa ad Aversa andò in scena l’assalto ad una statua la cui simbologia risultava inaccettabile per qualcuno.
La pandemia ha graziato il meridione, che non ha subito la gravità del contagio come altre zone d’Italia. Ma il sud si è salvato da solo, si è salvato per una serie di fortunati fattori, non certo grazie all’azione dei governatori locali che, oggi, con piglio istrionico, provano ad intestarsene i meriti.
Periodico
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