Nel mondo 38,6 milioni di persone sono sieropositive. Tra queste 2,3 hanno un’età inferiore ai 15 anni. Milioni di bambini, adolescenti e giovani sono in pericolo e hanno bisogno di protezione. I bambini sono il mondo invisibile dell’AIDS. Ogni giorno quasi 1.800 bambini sotto i 15 anni contraggono il virus dell’HIV, soprattutto per contagio tra madre e figlio: le donne incinte che hanno accesso ai servizi necessari per prevenire la trasmissione del virus ai propri figli sono meno del 10%.
Ogni giorno 1.400 bambini al di sotto dei 15 anni muoiono per le malattie causate dall’AIDS e più di 6000 giovani tra i 15 e 24 anni vengono contagiati. L’AIDS è stato al centro dell’attenzione internazionale per più di vent’anni, eppure l’impatto che ha nella vita dei bambini non è stato ancora preso nella dovuta considerazione. I bambini sono privati della loro infanzia perché sono costretti ad assistere alle sofferenze o alla morte dei propri genitori, e sono 15 milioni gli orfani a causa dell’HIV. Nessun paese è escluso, ma la situazione più drammatica è sicuramente quella dei paesi più poveri come l’Africa Subsahariana dove i bambini non hanno la possibilità di nascere senza essere contagiati dall’HIV perché kit per i test o medicinali non sono né disponibili né a basso prezzo; dove non hanno accesso all’assistenza sanitaria perché gli ospedali sono già sovraffollati per il gran numero di pazienti colpiti dall’AIDS; dove non hanno accesso all’istruzione perché il virus colpisce anche gli insegnanti o i loro familiari, o perché le famiglie più povere sono costrette a scegliere tra le cure mediche e la scuola. Il sesto degli Obiettivi di Sviluppo della comunità internazionale è di arrestare e iniziare a ridurre la diffusione del virus entro il 2015. La campagna mondiale si basa sull’attuazione su base nazionale dei programmi di promozione delle “Quattro P”: a) Prevenire la trasmissione dell’HIV da madre e figlio; b) Provvedere alle cure pediatriche; c) Prevenire il contagio tra gli adolescenti e giovani; d) Proteggere e aiutare i bambini colpiti dall’HIV/AIDS. Per fare tutto questo sono stati coinvolti a livello mondiale organizzazioni intergovernative, governi, Nazioni Unite, istituzioni mediche, scientifiche e scolastiche, ONG, sindacati, parlamentari, persone sieropositive e malate di AIDS, organizzazioni religiose. Il Comitato Italiano per l’UNICEF ha assunto tra i propri impegni la promozione a livello nazionale della Campagna Globale “Uniti per i Bambini,Uniti contro l’AIDS”. In linea con quanto previsto dalla Campagna Globale, il Comitato Italiano ha elaborato una piattaforma di advocacy per sensibilizzare la società civile e per fare pressione sul Governo Italiano affinché rispetti gli impegni presi in relazione all’HIV/AIDS. Il 13 e 14 Aprile ci sarà una raccolta firme in tutte le piazze italiane per chiedere al governo di rispettare gli impegni assunti a livello internazionale per ridurre l’impatto devastante che l’HIV/AIDS ha sui bambini.