Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Per il 160° anniversario dell’Eco di Aversa arriva in edicola un numero speciale, in una vesta grafica di pregio, con contributi importanti di Franco Terracciano e Salvatore Russo, ed una serie di editoriali speciali dedicati al centosessantesimo, curati da Antonio Santi, con la riproposizione del primo editoriale per la nuova edizione del 2003.
L’estate sta andando via torrida, la campagna elettorale è cominciata, ancora più calda e scombinata, mentre l’inflazione è ormai al 9 percento e i prezzi delle materie prime continuano a salire. In questa situazione i politici, invece di discutere di poltrone e seggi sicuri dovrebbero discutere di economia e lavoro. Ma queste sono elezioni in cui conta soltanto salvare il “posto di lavoro” (cioè la poltrona), ma degli italiani non frega niente a nessuno, del resto, questi “lavoratori” che ora rischiano il posto li ha messi in poltrona proprio il popolo, che oggi se ne lamenta.
Comunicato stampa della Diocesi di Aversa sulla decisione della comunità francescana di lasciare lo storico complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie e Sant’Alessio a Giugliano, mettendo fine alla antica presenza della comunità religiosa.
L’aversano Raffaele Schiavone, appassionato di culturismo e più volte campione a livello regionale e nazionale, si è confermato tra i primi al Grand Prix del Mediterraneo tenutosi a Paestum il 7 maggio scorso.
Il ministro della cultura Dario Franceschini ha annunciato in pompa magna un accordo con il comune di Napoli con l’obiettivo di attuare in tempi brevi il trasferimento della Biblioteca Nazionale da Palazzo Reale ad un’ala dell’ex Albergo dei Poveri in piazza Carlo III.
Il 2022 è l’anno in cui cade il 160° anno di vita dell’Eco di Aversa, fondato nel 1862, per l’occasione la testata uscirà con una speciale coccarda per festeggiare l’evento ed è tornata in edicola con il primo numero in formato cartaceo. Ampio spazio alla guerra in Ucraina con una lunga analisi firmata dal Generale Giovanni Albano, approfondimento anche sulla politica aversana con una intervista esclusiva al consigliere comunale Maurizio Danzi ed un articolo sulla sorte dell’ente benefico “Moretti”. In quarta pagina Fedele Menale racconta delle celebrazioni per gli ottanti anni delle scuola media “Gaetano Parente”, polo dell’istruzione cittadina che porta il nome del nostro fondatore.
La guerra fra Russia e Repubblica Ucraina è una guerra asimmetrica in tutto anche nella definizione, infatti, se il mondo occidentale la chiama invasione militare di uno stato sovrano da parte di una potenza aggressiva, la Federazione Russa la chiama “operazione speciale di denazificazione”. Per chi scrive questa è una guerra con tutte le sue naturale nefandezze e controinformazioni.
Nel 2019 Maurizio Danzi è stato eletto in consiglio comunale ad Aversa nelle fila del Partito Democratico, è membro della Commissione Cultura, ma già dopo alcuni mesi ha assunto una posizione sempre più critica nei confronti dell’amministrazione di centrosinistra, arrivando alla rottura esplicita in occasione del voto sul bilancio 2020. Si sono rincorse voci su un suo possibile riavvicinamento, ma intanto il consigliere resta tra i dissidenti, mentre intensifica la sua attività ed ha focalizzato alcuni punti.
Il 21 maggio scorso al Salone internazionale del libro di Torino, nello stand del Ministero della Difesa, il giornalista Marco Regi, insieme al colonnello Gerardo Cervone, Capo dell’ufficio Storico Aeronautica Militare, ha presentato il libro “La musica e il volo” di Enrica Donisi, al cospetto del numeroso pubblico accorso. Il libro ha la prefazione del Ministro della Difesa Guerini.
E’ tornato alla ribalta il caso degli internati militari italiani, gli “schiavi di Hitler”, e dell’annosa questione dei risarcimenti dovuto dallo stato tedesco. Davanti alla sezione Esecuzioni del Tribunale di Roma si è discussa, infatti, l’autorizzazione alla vendita dei beni pignorati alla Repubblica Federale di Germania, tra cui la sede del prestigioso Goethe Institut, della Scuola germanica, la palazzina dell’Istituto archeologico tedesco ed anche l’Istituto storico germanico, tutti ubicati a Roma. Nel corso dell’udienza i difensori dei creditori, gli eredi dei deportati italiani, e gli intervenuti hanno prospettato la questione di legittimità costituzionale su cui il giudice si è riservato di decidere.
Periodico
Registrazione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere N. 602 del 19/09/2003 Direttori responsabili: Andrea Scaglione e Salvatore De Chiara