“Di fronte alle … ricostruzioni giornalistiche pubblicate stamattina da una testata locale sulla delicata vicenda congressuale che in queste ore interessa i Democratici di Sinistra di Terra di Lavoro, ci corre l’obbligo di smentire pubblicamente e con fermezza quanto infondatamente attribuito alle nostre persone nell’articolo in questione ed annunciare l’avvio nelle sedi opportune di un’azione di tutela della nostra immagine. Nel fantasioso … articolo, infatti, i sottoscritti loro malgrado diventano i protagonisti di una … “scazzottata pubblica”. Nulla di più … assurdo! Non rinneghiamo che nella giornata di sabato presso il CIAPI si siano vissute delle ore di grande tensione, di aspra dialettica ed acceso confronto tra le diverse parti che animano il dibattito del partito ma da qui a farle passare per “scazzottate” davvero ce ne vuole tanta di fantasia
Vero è che anche i sottoscritti come tanti altri compagni hanno protestato con forza e determinazione contro chi con un autentico colpo di mano tentava di far distribuire deleghe…. Una platea illegittima e pertanto inesistente tanto che ad ora non si ha notizia di quale effettivamente sarà la platea del congresso, intanto opportunamente rinviato al prossimo martedì. Chi ha tentato di alterare clamorosamente la composizione della platea democraticamente eletta nei congressi sezionali, deve semplicemente vergognarsi per il danno di immagine che sta creando al nostro partito. Hanno cercato di infrangere le più elementari regole di un corretto e democratico confronto politico. Noi non ci stiamo. Lo abbiamo detto con fermezza ieri e continueremo a protestare nelle prossime ore con uguale vigore affinché si ristabilisca un clima di serena e rinnovata agibilità politica e democratica. La protesta può – per quanto riguarda i sottoscritti – assumere anche i toni forti e accesi ma mai degenerare in altro. Se eventualmente qualche scalmanato ha superato i limiti civili di una sacrosanta protesta mancando di rispetto alle hostess o ad altri che distribuivano le deleghe ce ne dissociamo. Parimenti ci “vergogniamo” di quanti si vanno decantando paladini delle legalità e poi hanno … manovrato l’imbroglio sui delegati (157 in più attribuiti ad una sola parte!). Questa e non altra è la verità dei fatti! Non sappiamo la giornalista che ha scritto quel … articolo da quale fonte abbia attinto le notizie. La sua correttezza professionale però gli imponeva di verificare la fondatezza di quanto si accingeva a scrivere. Non l’ha fatto e quindi si dovrà assumere nelle sedi opportune la responsabilità delle sue … informazioni che ledono fortemente la dignità e l’immagine dei sottoscritti. La invitiamo a procurarsi i testimoni che hanno assistito alla nostra “scazzottata pubblica”. Altre considerazioni di natura squisitamente politica, le faremo nei luoghi appropriati ritenendo opportuno non alimentare a mezzo stampa il subdolo gioco di discredito dell’immagine del nostro partito che qualche irresponsabile in queste ore sta pericolosamente alimentando”.