Un’altra interessante iniziativa promossa dall’Associazione FIDAPA, presieduta da Adriana Di Franco Trovato, si è tenuta Venerdì 13 aprile presso la Sala Pro Loco di Aversa.
“Ambiente e Salute”, questo l’argomento della serata che ha riscosso il plauso di un folto pubblico e che ha impegnato due note relatrici aversane, Daniela Ruberti, Docente di Geologia presso la Facoltà di Scienze Ambientali – II Università di Napoli e Carmen Martorelli, specialista in Ematologia – II Università di Napoli. La dottoressa Ruberti ha presentato il critico stato ambientale in cui versa il territorio della provincia casertana, caratterizzato da degrado generale, da depauperamento di risorse e da cattiva gestione. Il rapporto con l’ambiente è una delle determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione umana. La dottoressa Martorelli ha, infatti, sottolineato la possibilità dell’impatto ambientale nella patogenesi dei linfomi. Comprendere quali sono gli elementi da tenere in considerazione, da un punto di vista epidemiologico, per valutare l’impatto di diversi fattori sullo stato di salute è un compito molto complesso. È solo tramite l’incrocio tra dati ambientali, territoriali e urbanistici, epidemiologici, della mortalità, così come di altri indicatori sanitari, demografici, culturali e sociali che si può tracciare, per una determinata popolazione, una serie di scenari possibili. L’ambiente può influire indirettamente o direttamente sulla salute. Può infatti favorire la circolazione di agenti patogeni e altri fattori biologici, come ad esempio i pollini e altri allergeni, che colpiscono, quando presenti, la popolazione suscettibile. Può però anche agire per mezzo di fattori non biologici, come la presenza di contaminanti chimici e fisici: in questo caso, è più difficile determinare una relazione causa-effetto e gli studi epidemiologici cercano di descrivere e quantificare i danni da esposizione, sia acuta che cronica, a diverse sostanze. In generale, la prevenzione delle malattie di origine ambientale richiede uno sforzo complesso di azione sia sui comportamenti e gli stili di vita, che sulle norme e le misure istituzionali che consentono di garantire la sicurezza della popolazione esposta ai rischi ambientali.