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AVERSA – Ciaramella: “Continuiamo la riqualificazione urbana già iniziata”

lavori%20in%20corso.jpg“La portata delle questioni urbane e territoriali è tale da far ritenere che gli obiettivi di riqualificazione e di sviluppo non possano conseguirsi attraverso un unico Piano, ma, più realisticamente, con una pianificazione processuale che si avvalga anche di una molteplicità di strumenti, tra i quali il PUC, la cui redazione è stata già avviata, rappresenta solo un primo passo. Ci impegniamo a continuare l’azione pianificatoria anche su base sovracomunale: offriremo alla Città un cambiamento di rotta radicale, anche in senso urbanistico. Le condizioni di benessere sociale, economico e culturale passano anche attraverso la costruzione di una città vivibile a dimensione delle esigenze del cittadino”. Così il sindaco Mimmo Ciaramella parla della riqualificazione urbana, codificata nel programma elettorale della coalizione di centrodestra.


“Nel nostro programma per le Elezioni Amministrative dell’anno 2002 – ricorda Ciaramella – indicavamo come priorità l’approvazione in tempi brevi del Piano Regolatore Generale e del Piano di Recupero del Centro Storico, adottati ma mai definitivamente approvati dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. Abbiamo mantenuto il nostro impegno dotando, per la prima volta nella sua storia, la Città di strumenti urbanistici generali. Ma siamo andati oltre, avviando, di concerto con gli uffici tecnici comunali e con le nostre Facoltà universitarie, la fase preliminare alla redazione del nuovo Piano Urbano Cittadino che consoliderà la nostra idea di città. La scommessa è la creazione di un efficace strumento di disciplina dell’assetto urbano che dedichi la necessaria attenzione ai problemi urbanistici ed alla tutela ambientale del territorio”. Ciaramella parla del programma dei prossimi cinque anni. “Il processo di pianificazione che si intende portare avanti – spiega – sarà impostato sui più moderni principi culturali del settore; in particolare, sarà costantemente fatto riferimento alla dimensione ambientale della pianificazione del territorio, confermando il passaggio da una pianificazione territoriale-urbanistica, attenta solo agli aspetti quantitativi ed alla disciplina del costruito, ad una pianificazione più sensibile agli equilibri ecologici, alla salvaguardia delle risorse e all’interazione tra ambiente naturale e ambiente antropizzato. Aversa è sostanzialmente priva di territorio ma ricca di un patrimonio edilizio di antica tradizione e spesso di grande pregio storico monumentale, che necessita di interventi di ristrutturazione e riqualificazione. Potrà così iniziare una nuova e moderna fase dello sviluppo urbanistico della Città, capace di mettere in moto processi virtuosi, attraverso i quali dare migliore vivibilità e visibilità alla Città, conseguendo così l’obiettivo di uno sviluppo socio-economico che passa anche attraverso una nuova cultura dell’imprenditoria edile che potrà specializzarsi, con maggiori spazi di mercato, nell’attività di recupero del costruito. Saranno redatti strumenti di pianificazione per la riqualificazione del tessuto insediativo, con particolare riferimento al recupero del centro storico; ci si occuperà dell’ottimizzazione del grado di occupazione del patrimonio edilizio residenziale esistente; saranno sviluppati progetti di recupero della Città per insulae omogenee; ci si preoccuperà della messa in sicurezza delle strutture edilizie mediante l’applicazione della recente normativa sismica; saranno incentivati, in campo edilizio, nuove tecnologie, anche con riferimento al tema del risparmio energetico”. Ciaramella entra nel dettaglio. “Il Piano dovrà essere aperto al collegamento con i programmi complessi che combinano riqualificazione e sviluppo sia alla scala sovracomunale – Patti Territoriali, Contratti d’Area, PRUSST, PIT – sia alla scala locale – Programmi Integrati di Intervento, Contratti di Quartiere, PIC, Urban. Le numerose innovazioni, dopo l’entrata in vigore della Legge Regionale sul Governo del Territorio del dicembre 2004, forniscono l’occasione di aggiornare la strumentazione urbanistica comunale liberandola da una serie di contenuti prescrittivi, freno e talvolta ostacoli invalicabili per alcune iniziative di trasformazione urbana sia pubbliche che private. La formalizzazione del Piano, con la conseguente distinzione tra Piano Strutturale e Piano Regolativi, fornirà l’occasione e la possibilità di affrontare in modo più flessibile il governo del territorio. In tal modo – conclude il sindaco forzista – sarà riconosciuto sia il ruolo sovracomunale, che la Città svolge nell’ambito della conurbazione aversana, sia il ruolo di cerniera tra le conurbazioni delle province di Napoli e di Caserta nell’ambito dell’area metropolitana campana”.


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