Si dice che fatta una cosa la prima volta quando la si rifà l’emozione che si prova non è più la stessa, ma non è così. Nonostante la mia giovane età ho partecipato altre volte al Premio di poesia “Eduardo”, ma il batticuore che mi prende nel sentire il mio nome e l’emozione che provo nel ritirare l’attestato di partecipazione e di merito, sono sempre gli stessi.

E’ vero che non ho mai vinto, ma per me anche solo partecipare è una vittoria perché posso comunque far partecipi gli altri dei miei sentimenti espressi in versi. Le mie non saranno neanche poesie, ma certamente pensieri scritti col cuore, il cuore di una ragazza che comincia a muovere i primi passi veri nella vita e quindi con tutte le problematiche che questo tempo presenta. Al concorso del 2003, al ritiro della prima pergamena, una “persona” mi fermò e mi consegnò un pacchetto che conteneva un piattino d’argento con su scritto: “…I sentimenti non si esprimono per vincere i concorsi…”. E’ proprio questa frase che mi fa continuare e “vincere” sempre, ogni anno: grazie papà. E poi io credo che per noi giovani la partecipazione ad un concorso sia un momento importante per la nostra crescita; permette di confrontarci con gli altri partecipanti, specialmente quelli più maturi e già esperti di queste esperienze: certamente non per metterci in “gara”, quanto piuttosto per riuscire a cogliere gli aspetti più positivi che possono contribuire alla nostra crescita e a meglio rappresentare i nostri sentimenti. Perciò anche alla prossima edizione io ci sarò.