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3 – L’Angolo delle Letture di Luigi Alviggi

book-sculpture.jpgNell’angolo delle letture trovano posto brani scelti da grandi classici o da best-seller del momento, liriche, proverbi, massime, di scrittori, poeti, filosofi, grandi pensatori. Le citazioni – giudicate di grande interesse – cercano di avere un senso conchiuso oppure essere emblematiche dello stile o dell’ispirazione dell’autore prescelto. Esse vogliono essere tentatrici, stimolando il lettore interessato ad approfondire la lettura proposta, per forza di cose molto parziale.
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“Ci sono dei momenti storici che a uno gli piacerebbe di poter dire: io non c’ero. Molestie sessuali sul posto di lavoro: il sogno del disoccupato latino. Tutto questo votare non sarà accanimento terapeutico. Non c’è niente da fare: ogni classe politica ha il popolo che si merita.”. Francesco Tullio Altan (1942)
“Ieri sera poi mi è successo una cosa che io non so né spiegare e né comprendere. In mezzo alla palma delle mani è apparso un po’ di rosso quasi quanto la forma di un centesimo, accompagnato anche da un forte ed acuto dolore in mezzo a quel po’ di rosso. Questo dolore era più sensibile in mezzo alla mano sinistra, tanto che dura ancora. Anche sotto i piedi avverto un po’ di dolore. Questo fenomeno è quasi da un anno che si va ripetendo, però adesso era da un pezzo che più non si ripeteva. Non s’inquieti però se adesso per la prima volta glielo dico; perché mi sono fatto vincere sempre da quella maledetta vergogna. Anche adesso se sapesse quanta violenza ho dovuto farmi per dirglielo!”. S. Pio da Pietrelcina (1887-1968), Epistola I (al Padre Spirituale 1911)
“Mentre, fermo al di sopra del corpo, socchiudeva gli occhi a causa della luce troppo forte, Langdon si rammentò con stupore che Saunière aveva consumato i suoi ultimi minuti di vita disponendo il proprio corpo in quello strano modo. Saunière appariva straordinariamente robusto per un uomo della sua età, e la muscolatura era perfettamente visibile. Si era tolto tutti i vestiti, li aveva posati sul pavimento, ben ripiegati, e si era sdraiato sulla schiena, nel centro dell’ampio corridoio, allineandosi perfettamente con l’asse della sala. Aveva le braccia tese all’esterno e le gambe divaricate come se galleggiasse sull’acqua del mare facendo il “morto” o, pensiero ancora più macabro, come un uomo legato a cavalli invisibili per essere squartato.
Poco sotto lo sterno di Saunière, una macchia di sangue contrassegnava il punto in cui il proiettile era entrato nella sua carne. La ferita appariva straordinariamente piccola, e ne era uscita solo una macchia di sangue nero. Anche l’indice sinistro di Saunière era insanguinato; a quanto pareva, era stato tuffato nella ferita per creare l’aspetto più sconvolgente del suo macabro letto di morte: servendosi del proprio sangue come inchiostro e usando come carta il proprio addome nudo, Saunière aveva disegnato sulla propria carne un semplice simbolo, cinque linee rette che si incrociavano in modo da formare una stella a cinque punte.
“Il pentacolo”.” Dan Brown : Il Codice da Vinci (2003)
“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.”.
Salvatore Quasimodo (1901–1968), Ed è subito sera (1942)
“Epperò… la domanda su che cosa sia l’arte, – io dirò subito, nel modo più semplice, che l’arte è visione e intuizione. L’artista produce un’immagine o fantasma; e colui che gusta l’arte volge l’occhio al punto che l’artista gli ha additato, guarda per lo spiraglio che colui gli ha aperto e riproduce in sé quell’immagine. “Intuizione”, “visione”, “contemplazione”, “immaginazione”, “fantasia”, “figurazione”, “rappresentazione”, e via dicendo, sono parole che ritornano di continuo quasi sinonimi nel discorrere intorno all’arte, e che tutte sollevano la nostra mente al medesimo concetto o alla medesima sfera di concetti, indizio di universale consenso” Benedetto Croce (1866–1952), Breviario di estetica (1912)


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