Marcianise, Biblioteca Comunale, Via Vespucci, lunedì 22 ottobre, ore 19,30, presentazione del libro: “FORCELLA Tra inclusione ed esclusione sociale” di Don Luigi Merola.
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Il primo appuntamento della II edizione della rassegna “Aperitivo con l’autore”, organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Marcianise, in collaborazione con la Libreria Uthòpia di Capua, avrà come protagonista Don Luigi Merola, il coraggioso prete anticamorra che per 6 anni è stato parroco nel rione Forcella di Napoli. Infatti, lunedì 22 ottobre alle ore 19,30, presso la sala polifunzionale della Biblioteca Comunale, Don Luigi Merola presenterà il suo libro “Forcella tra inclusione ed esclusione sociale”. Saranno presenti, oltre all’autore, il giornalista Luigi Ferraiuolo, il presidente dell’associazione culturale Unart Group Enzo Raucci, il preside del Liceo Scientifico “Federico Quercia” di Marcianise Diamante Marotta, l’assessore alla cultura del Comune di Marcianise Alessandro Tartaglione. Ad adottare il libro ed animare il dibattito saranno i membri dell’associazione Unart Group sul tema “Il Sud che avanza”, mentre l’aperitivo che chiuderà l’incontro sarà preparato da Cafeina Bar. Delinquenti non si nasce, si diventa. Perchè si cresce in un certo quartiere; perchè si viene buttati fuori dalla scuola; perchè la vita insegna che solo con la violenza si può sopravvivere; perchè la strada fa incontrare amici e compagni, ma anche maestri di raggiro, cani sciolti e camorristi. Don Luigi Merola, che da quattro anni viveva sotto scorta, minacciato dalla camorra che voleva farlo fuori per le sue prediche “sovversive” è stato fino a qualche settimana fa parroco di Forcella, una delle zone più degradate di Napoli. La sua è una di quelle storie che iniziano già nel segno del destino. Racconta Don Luigi che fu assegnato dal cardinale Giordano alla parrocchia di Forcella «per punizione»: aveva aiutato una famiglia a uscire dall’usura senza chiedere «l’autorizzazione» al vescovo. Quindi, via, a educare le anime della Napoli più difficile. Alla prima messa, nell’ottobre del 2000, in Chiesa ci sono 3 persone. Ma Don Luigi sa farsi amare e conquista molti ragazzi: a Forcella si apre una ludoteca, una sala teatrale, un laboratorio di antichi mestieri. Il quartiere, insomma, torna a vivere nelle mani dei giovani che hanno trovato in Don Luigi un nuovo punto di riferimento. Ma alla camorra non piace questo prete che vuole togliere i ragazzi dalla strada, dallo spaccio, dal loro destino criminale. E neanche alla Chiesa va giù questo parroco ribelle, che rompe gli equilibri, che vuole «fare il poliziotto e l’assistente sociale», per usare le parole del cardinale Giordano. E qualche ora prima di celebrare il funerale di Annalisa Durante, la giovane ammazzata per caso durante un agguato proprio per le strade di Forcella, un fax arrivato dalla curia gli intima, invano, di non recitare l’omelia.