Dopo le prime sperimentazioni pionieristiche degli anni passati, sta mietendo ottimi risultati l’applicazione integrale del metodo Ørberg (o metodo natura), nella IV ginnasiale del Seminario Vescovile Paritario di Aversa.
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Il punto di forza della metodologia (già risalente agli anni Cinquanta del XX sec.) risiede nel rovesciamento delle tradizionali procedure di apprendimento, tipiche del metodo grammaticale. Gli alunni sono maggiormente spronati allo studio delle lingue classiche, perché non sono più costretti ad imparare regole in astratto, per poi applicarle. La vera novità consiste in un approccio induttivo anziché deduttivo. Si arriva alla formulazione delle norme, analizzando un testo in lingua greca o latina.
Un altro aspetto importante è l’acquisizione graduale del lessico essenziale di ciascuna lingua classica, al fine di aumentare la capacità di comprensione del senso di un brano. In questa ottica, per lo studente diventa fondamentale comprendere quanto letto, evitando traduzioni meccaniche e prive di un adeguato significato. A tutto ciò si lega la progressiva conoscenza di aspetti della cultura classica, grazie alla lettura graduale di capitoli, componenti un romanzo in greco ed uno in latino.
Tutto ciò concorre a rilanciare l’aspetto vivo delle lingue classiche. A questo fine contribuiscono anche piccoli dialoghi (del tipo ‘botta e risposta’) ed esercizi di scrittura creativa in latino e greco. Infatti, nel corso del primo quadrimestre, gli alunni sono almeno in grado di sviluppare un fumetto in lingua latina (come testimonia il lavoro apparso sull’ultimo numero del giornalino Il Caracciolo del Seminario Vescovile) e, nel secondo quadrimestre, sono capaci di elaborare anche racconti.
Metodi alternativi, come questo, risultano sempre più indispensabili nella scuola di oggi, perché consentono di salvaguardare il valore razionalistico, linguistico-letterario e storico-culturale delle lingue classiche. Solo rivoluzionando l’approccio didattico tradizionale, si può venire incontro a discenti che hanno costantemente bisogno di sentirsi coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento. In questa prospettiva, il metodo Ørberg rappresenta una delle metodologie più efficaci per trasformare la classe in un luogo stimolante e piacevole, in cui si costruiscono e si negoziano significati.