«In questa società così globalizzata è fondamentale raccontare con vigore e onestà intellettuale le urgenze della nostra terra, senza mai scendere a compromessi. >>> 

Oggi più che mai, non occorre il catastrofismo, ma l’assunzione di responsabilità» ha dichiarato il regista Vincenzo Marra, in occasione del forum “Il mare un set naturale da salvaguardare”, svoltosi nella cornice dell’Ischia Film Festival.

Il dibattito, è stato parte centrale della sezione dedicata al mare, indiscusso protagonista di numerose riprese cinematografiche, come “Le grad bleu” di Luc Besson, “Tornando a casa” di Vincenzo Marra e i documentari restaurati della Panaria Film in programmazione in questi giorni al festival.

«Il cinema – spiega Silvana Kuhtz,  referente scientifico del Marchio Filiera CO2 – oggi può e deve lavorare per la promozione e la salvaguardia del  territorio. Questo soprattutto attraverso la diffusione dei comportamenti sostenibili che la società civile  deve fare propri».

L’Ischia Film Festival, infatti, è il primo festival cinematografico italiano a certificarsi con la Filiera CO2 calcolando le emissioni di anidride carbonica prodotte, in modo da definire un’adeguata compensazione. Il progetto prevede di piantare tanti alberi quanti sono necessari per compensare le emissione di anidride carbonica prodotte. Per questo si provvederà a tutelare e gestire, per un anno, una superficie forestale in provincia di Reggio Calabria. Ma in programma c’è anche la possibilità di un recupero delle aree ischitane a rischio.