Il vicecordinatore di Fareambiente Napoli, Antonio Boccia, sostiene che le palme di Viale Augusto, nel quartiere di Fuorigrotta, stanno perdendo progressivamente le loro chiome facendo piovere dall’alto pezzi di legno e fogliame pericolosi perché possono colpire i passanti e attentare alla loro incolumità.
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Grazie al maltempo e ai forti temporali, le testi degli alberi, già indebolite dal parassita che le sta divorando, il coleottero originario dall Asia, si sono abbattute violentemente al suolo.
Si stanno studiando degli antidoti per evitare la completa distruzione del palmeto, le cure possono essere diverse anche se il comune, senza aver chiesto alcun consiglio agli studiosi della facoltà di agraria, ha pescato un’inutile cura spendendo molti soldi, ma senza risolvere realmente la malattia degli alberi.
La terapia c’è affinché le palme non perdano la “testa”, ma pare che la più accreditata sia quella di sostituirle con alberi “autoctoni”: le palme presto spariranno da Napoli perché gli addetti del comune invece di utilizzare una soluzione attualmente sperimentata nella facoltà di agraria, hanno preferito rivolgersi altrove, i tempi però sono brevi e se presto non si troverà il giusto antidoto anche il lungomare perderà le famose palme della Villa Comunale che contribuiscono da sempre all’insieme paesaggistico ed ecologico della città.