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AVERSA / Il comune informa. L’assessore con delega alla tutela del verde urbano e le querce del Parco Pozzi c.s. di Francesca Pagano

Quercie.jpgIn merito alla discussa potatura delle querce all’interno del Parco «Pozzi» di Aversa e all’abbattimento di diversi esemplari della stessa specie, interviene l’assessore con delega alla tutela del verde urbano, Nicola De Chiara, per spiegare come stanno le cose.

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«Avevo già chiesto al dirigente del settore verde, l’arch. Ciro Navarra, di interrompere le operazioni di potatura delle querce che insistono nel Parco Pozzi di Aversa – esordisce De Chiara. –Richiesta che è stata confermata al dirigente del settore dal sottoscritto e dal Sindaco nel corso della riunione che si è tenuta martedì 3 febbraio. L’arch. Navarra e il capo ufficio verde pubblico, arch. Benadusi, hanno motivato la potatura radicale posta in essere per le querce, definita tecnicamente «di ristrutturazione» e che mi trova personalmente in disaccordo, come la più idonea, per mettere in sicurezza il parco, salvaguardando l’incolumità dei frequentatori. In merito alla legna di risulta, il dirigente Navarra ci ha informato che, fin dall’inizio delle operazioni di potatura, è stato dato incarico ad una ditta di raccoglierla e di smaltirla. Sono stato anche informato del fatto che ancora molti esemplari sono considerati, a seguito di un’apposita indagine fitostatica, ad alto rischio di schianto e dovranno, pertanto, essere abbattuti a causa della loro pericolosità, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità. A questa conclusione è giunta la dott.ssa agr. Loredana Caiazza, incaricata dal Comune, nel mese di febbraio del 2007, nell’ambito dei programmati interventi di riqualificazione dell’area perimetrale del parco Pozzi, di analizzare e verificare lo stato di salute delle querce e di altre specie all’interno della grande area verde cittadina. L’indagine fitostatica condotta dall’esperto ha rimarcato condizioni molto compromesse proprio a carico di numerosi esemplari di querce. In totale, l’esperto ha consigliato di abbattere 38 esemplari, in maggioranza lecci, che non presenterebbero i necessari requisiti di stabilità. Ciò nonostante ritengo sia utile un ulteriore approfondimento della situazione, perché siamo in presenza di “esseri viventi” ed anche perché deve essere fatto ogni sforzo per salvaguardare il nostro patrimonio arboreo. Credo sia utile risentire nello specifico anche gli ispettori fitosanitari del settore Stapa e Cepica di Caserta – che non hanno approvato l’intervento di «capitozzatura» dei lecci e che hanno consigliato esami più «sofisticati» per accertare la stabilità dei pini piantati negli anni ’40 lungo parte del perimetro del parco, a ridosso di via Gaetano Andreozzi e di via Lennie Tristano – e coinvolgere negli atti da porre in essere le associazioni ambientaliste, quelle nazionali, come il Wwf e Legambiente, e quelle territoriali regolarmente iscritte nell’Albo del Comune per il settore Ambiente, tutte comunque già presenti nella Consulta dell’Ambiente nominata il 22 novembre del 2004, organo che il Consiglio comunale a breve rinnoverà come da Regolamento comunale per le Consulte». «E’ mia intenzione, inoltre – continua l’assessore De Chiara – applicare alla lettera il «Regolamento per la tutela del patrimonio arboreo ed arbustivo della città», approvato in Consiglio comunale con deliberazione n. 8 del 3 febbraio 1997. Un Regolamento che tutela la vegetazione arborea cittadina, sia di proprietà pubblica sia di proprietà privata, rilevata l’importanza che questa riveste ai fini paesaggistici, culturali e igienico-ambientali. Un regolamento mai concretamente applicato che vieta le potature che vadano oltre la rimonda, come ho avuto modo di accertare, ma un divieto, che nel caso del parco «Pozzi», a norma dell’art. 4 comma b del Regolamento stesso, è venuto meno perché gli alberi potati sono stati giudicati portatori di «pericoli non eliminabili per persone e cose» Siamo, purtroppo, in presenza nel parco Pozzi di decine e decine di esemplari di alberi datati e che scontano oggi anche il peso e le conseguenze di trattamenti ricevuti evidentemente non a regola d’arte nel corso degli anni». «Ho assunto la responsabilità di questo delicato settore da  appena tre mesi – conclude De Chiara – ma posso assicurare che c’è tutta l’intenzione da parte del sottoscritto, dell’Amministrazione comunale e dell’ufficio di settore di non deludere le aspettative dei cittadini che vedono nella cura e nella tutela del verde e del patrimonio arboreo segni tangibili di crescita civile e culturale. Teniamo presente, comunque, e su questo sono d’accordo con Navarra e Benadusi, che la linea maestra da seguire deve sempre privilegiare l’incolumità dei cittadini – in questo caso degli abituali, e non, frequentatori del parco – anche a costo di procedere a interventi di prevenzione dolorosi ma necessari». L’assessore Nicola De Chiara annuncia la convocazione di un Convegno sulla situazione della vegetazione arborea nel parco Pozzi al quale parteciperanno associazioni ambientaliste, esperti del settore e che sarà aperto alla partecipazione dei cittadini.


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