«Sono un ex assessore al traffico, un esponente della politica nazionale e locale. Vi dirò di più, sono anche un cittadino aversano che ha tutto il diritto di esprimere la propria opinione. Come si può notare, ho più di un titolo per poter intervenire e discutere delle vicende normanne». Usa l’ironia Gennaro Morra per poter ribattere ad alcune critiche di facile interpretazione giunte attraverso un comunicato stampa ufficiale in data 21 Febbraio, dal Primo Cittadino di Aversa Domenico Ciaramella: … >>>
«Ancora una volta il Sindaco tenta di limitare la libertà di pensiero e d’espressione, mascherandosi dietro l’accusa mossa a chi parla di non avere titoli o qualifiche per farlo. Non siamo nuovi a questi tentativi di far tacere bocche parlanti e menti pensanti – commenta Morra – chiunque può, e deve, esprimere la propria opinione, soprattutto i cittadini aversani. Non siamo in dittatura dove bisogna adeguarsi al pensiero reggente e tacere, siamo in democrazia e, tra l’altro, c’è un articolo della costituzione che consente a chiunque di potersi esprimere, nel modo in cui ritiene più consono ed adeguato. Non è la ricerca di “un posto al sole sui giornali” a spingere chi parla, ma l’interesse che si ha per la città e per la risoluzione dei problemi che l’attanagliano».
«Per questi motivi – prosegue l’ex assessore al traffico della prima giunta Ciaramella – intendo ancora soffermarmi a parlare della ZTL. Vivo la quotidianità aversana e non posso fare a meno di valutare il caos che questa disposizione sta creando in tutta la città, soprattutto nella zona denominata Parco Argo, divenuta, con la chiusura di via Roma, un circuito circolare ed una gabbia di strade all’interno delle quali diventa impossibile districarsi. I cittadini sono esausti di girare in tondo, imbottigliati nel traffico, e non poter trovare una via d’uscita. Anche i commercianti di via Raffaello e via Michelangelo stanno iniziando a sperimentare le conseguenze della ZTL sul calo di clienti presso i propri esercizi».
«Ci sono difficoltà oggettive – conclude Gennaro Morra – che rischiano di degenerare in una situazione cui sarà difficile porre rimedio se non si interviene tempestivamente per modificare lo stato attuale delle misure concernenti la limitazione del traffico a via Roma. C’è bisogno che il Sindaco, gli assessori e i funzionari preposti ammettano di aver sbagliato e non aver valutato, preventivamente, la fattibilità del piano attraverso una sperimentazione che avrebbe potuto garantire oggi risultati certamente migliori di questi. E’ proprio questo il punto su cui insisto: il bene della città avrebbe dovuto prevalere su tutto. A posteriori, invito il Sindaco Ciaramella ad una riflessione: più che scusarsi con il ministro Carfagna, non sarebbe forse il caso di chiedere scusa agli abitanti della città di Aversa?».