‘Beni confiscati alla camorra e Informazione’. Sarà questo l’argomento attorno al quale il 4 Marzo alle ore 16 presso l’aula E del Polo Scientifico, Seconda Università degli Studi di Napoli, in via Ferrarecce a Caserta, si incontreranno giornalisti, rappresentanti del terzo settore e delegati degli enti comunali. L’obiettivo è incentivare il riuso sociale dei beni confiscati. Il problema è la penuria delle informazioni, la scarsa sensibilità e spesso l’incapacità tecnica. >>>
Il procedimento inizia con la comunicazione della definitiva confisca da parte della cancelleria dell’ufficio giudiziario, che emette il provvedimento, all’Agenzia del demanio, al Prefetto e al dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno. Dalla confisca all’assegnazione con relativa destinazione non dovrebbero trascorre oltre 120 giorni, questi quelli almeno previsti dalla legge 109 del 1996. I fatti sono però diversi.
Tra le presenze Roberto Morrione già direttore di Rai International e Rai news 24, Enzo Palmesano giornalista casertano minacciato dalla camorra e Mauro Baldascino presidente dell’Osservatorio Provinciale sui beni confiscati. La tavola rotonda a chiusura di un corso sui beni confiscati tenutosi nella sede dello sportello Assovoce di Caserta sarà anche l’occasione per continuare il cammino di LiberaInformazione e per muovere un altro dei ‘Cento passi verso il 19 Marzo’. Nel giorno di San Giuseppe a Casal di Principe ci sarà la prima di tre giornate nazionali dedicate alla memoria e all’impegno.