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PORDENONE / Paola Paronetto, “Mandala” paper clay a cura di Enzo Di Grazia

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V.le Trieste, 19 – Casella Postale 167 – 33170 Pordenone; 4 aprile – 7 maggio 2009; Paola Paronetto “MANDALA” paper clay >>>

 

     Quando lavora sulla materia Paola Paronetto ubbidisce all’ispirazione factiva dell’uomo, quella che bada all’essenzialità della cultura originaria e primordiale, e che è sempre in rapporto stretto con il fare della natura, con i suoi colori , le sue linee, materie e forme. La ricerca di Paola Paronetto, infatti, interpella il senso delle piccole cose pulsanti di vita, parla la lingua corporea delle sabbie levigate dal vento, percorre la direzione dei germogli teneri o dei fusti diritti delle piante orientali, insegue le curve sinuose dei fondali marini o delle acque ghiacciate, cristallizzate in significative trasparenze.

     Cromatismi per lo più tendenti agli ocra dei deserti, ai bruciati autunnali o ai verdi polverosi rivivono nelle asimmetrie del  decoro o si annullano nei bianchi assoluti e svuotati, in cui la forma mobile degli elementi riempie lo spazio intero con texture ritmiche eleganti e compatte. 

     Anche il nero, ruvido e poroso o lucido e liscio, come motivo ispiratore armonizzato da un semplice segno stilistico si rivela secondo uno spirito di ricerca che potremmo definire, anche se non del tutto propriamente, “Zen”. Zen nel senso del respiro intimo che caratterizza il rapporto leggero individuo-ambiente. Zen per il richiamo al principio del minimo, per la purezza dello sguardo acceso nel silenzio, per la libertà di pensiero che si protende verso il bello in sé e il bello dell’uso.

     In sintesi l’inesauribile ricerca sui colori e sulle forme di Paola Paronetto si caratterizza grazie alla ricchezza espressiva della materia.

     Essa è il vero soggetto protagonista della poetica dell’artista. La verità della materia si rivela proprio nella produzione di questi ultimi anni, in cui l’esperienza quotidiana viene felicemente rappresentata dalla semplicità assoluta  del reperto e del frammento. In ciascuno di essi l’artista riconosce l’incanto che si compone in ogni dove, e che affiora da elementi dati per accenno, sintetizzati da forme elementari utili a ricreare la visione simbolica e spiritualizzata dell’esistenza.

     Visione vitale che si manifesta solo spogliando le cose.

     Tutto allora assume un potere vocativo capace di riverberare la magia interiore e di esaltare la purezza della natura. Da queste prospettive che Claudio Magris definirebbe “crepe e tracce della storia” la materia vive in paesaggi disorganici e polimorfi.

     Paola Paronetto riorganizza il visibile assecondando il respiro celato nell’intimo della materia e dà vita ad una danza di elementi.

     In questo modo ogni sua opera non si propone più come una rappresentazione della realtà, ma è essa stessa un brano di realtà carica dell’energia musicale dell’arte.

Alessandra Santin

Pordenone 27.10.2008

 

Nel corso dell’inaugurazione il pianista jazz Juri Dal Dan eseguirà alcuni brani musicali

 

Paola Paronetto

nasce a Pordenone nel 1965.

Inizia la sua formazione ceramica a Gubbio, dove apprende le principali tecniche di lavorazione dell’argilla. Continua poi con la partecipazione a una intensa serie di corsi professionali a Deruta, Faenza, Firenze e Vicenza.

Non ha mai smesso di sviluppare la sua ricerca e di perfezionare le sue capacità artistiche prediligendo attualmente le tecniche della terra sigillata e del raku. Da qualche anno opera in qualità di docente temporanea presso la Scuola internazionale di ceramica La Meridiana di Pietro Elia Maddalena a Certaldo e nel suo laboratorio periodicamente vengono organizzati corsi in collaborazione con il maestro ceramista faentino Giovanni Cimatti.  Collabora con architetti friulani e veneti alla realizzazione di interventi di arte applicata nel settore della decorazione ceramica in edilizia pubblica e privata. La parte migliore del suo lavoro è esposta in molti negozi e gallerie in Italia e all’estero.

Tra le esposizioni si ricordano:

1999 – Galleria Adriana – San Vito al Tagliamento (PN); 2001 – Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI) ; Galleria Gulliver – Elba (Isola d’Elba); Galleria Geometrie – Greve di Chianti (FI); 2002 – Casa Gaia da Camino – Portobuffolè (TV); Galleria Gagliardi –  San Gimignano (SI); Galleria M.Arte – Milano; 2003 – Galleria Studio Logos – Roma; Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI); 2004 – Galleria Queens –  Pordenone; 2005 – Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI); Galleria Gagliardi – Taormina (ME); 2006 – Teche Galleria – Empoli (FI); Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI); 2007 – Galleria Spazio Nibe – Milano; Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI); 2008 – Erreti Arte – Mantova; Galleria Gagliardi – San Gimignano (SI); Centro Interporto – Pordenone


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