Apprendiamo con favore la decisione del Governo di dar vita ad un “piano casa”, destinato ad aumentare del 20% la volumetria degli edifici esistenti oppure ad abbattere e ricostruire, con dimensioni più ampie del 30% e una vocazione prettamente eco-compatibile, palazzi con oltre 20 anni di vita. >>>
E’ questa un’innovazione normativa nella direzione del FARE che muove l’economia, rinnova il patrimonio edilizio con moderni criteri di sicurezza strutturale , di bioedilizia e di risparmio energetico. La semplificazione normativa che verrà così introdotta sostituendo il permesso di costruire con una perizia firmata dal progettista oltre ad aprire ad una modalità che valorizzerà le competenze del libero professionista, sino ad oggi limitato nella sua attività da una legge che ne sottoponeva il giudizio ad una serie di commissioni tecniche, consentirà di ridurre se non annullare i tempi burocratici imprimendo al settore delle costruzioni una eccezionale accelerazione con evidenti positive ricadute sull’economia del paese.