“Buonasera a tutti. Anzitutto, permettetemi di rivolgere un augurio affettuoso, al vostro sindaco, di pronta guarigione. Spero che per la prossima iniziativa ci sia anche lui qui, insieme a noi. Io stasera sono particolarmente felice, emozionata e onorata di essere stata invitata per la presentazione del primo volume delle Sonate di Domenico Cimarosa – un’operazione molto complessa, molto difficile, anche molto ambiziosa – e di questo ringrazio, veramente con tanto affetto, il direttore editoriale de L’Eco di Aversa, Antonio Santi, che, appunto, mi ha chiesto di essere qui ed il motivo non vi sfuggirà. >>>
Dal mio cognome capirete perché io sia qui. Sono sinceramente onorata di essere discendente di Gaetano Parente, vostro concittadino illustre, primo sindaco di Aversa dell’età repubblicana, storiografo, persona che certamente avrete trovato anche nei libri di storia. Quindi stasera essere qui, con voi, mi rende particolarmente felice. E vorrei semplicemente dire – però questo riguarda più l’aspetto mio, sentimentale, di emozione – che, grazie ad Antonio Santi, a questo cugino che non avevo il piacere di vedere da tanto tempo, noi abbiamo ritessuto i fili della memoria, i fili del passato, del passato più vicino a noi, ma anche di quello più lontano ed insieme agli altri cugini, che stasera sono venuti qui, ed è per me particolarmente bello averli, vederli. Io sono qui per una operazione culturale importantissima. Io credo che tutti i nostri familiari, in questo momento, sarebbero molto felici di saperci insieme. Lasciata questa piccola parentesi, tutta di carattere personale, io vorrei rivolgere un apprezzamento fortissimo all’associazione Gaetano Parente, a “L’Eco di Aversa” ed a tutti coloro che hanno voluto contribuire alla realizzazione di questo cd. E’ un’operazione molto importante poiché, purtroppo, “Le Sonate per pianoforte” di Domenico Cimarosa non sono molto conosciute. Sono molto conosciute le Opere, ma “Le Sonate per pianoforte” no e, in più, molte di queste sono eseguite, molto sporadicamente e saltuariamente, soltanto o come bis o all’inizio di qualche concerto per pianoforte. Ed, allora, è stata, quella del cd, un’operazione veramente coraggiosa perché, certo, era più semplice proporre un’Opera conosciuta. Vi assicuro che quando ascolterete il cd – io ho avuto il piacere di ascoltarlo già e la esecuzione è perfetta (poi mi soffermerò anche su questo particolare) – voi ascolterete una musicalità incredibile, eccezionale, una musicalità di cui parlavano Stendhal, Goethe, Delacroix che veramente non sapevano scegliere quale degli autori, tra quelli italiani (e, soprattutto, Cimarosa) e gli altri, molto più importanti, fosse il più geniale. Cimarosa, quindi, non è stato valutato come meritava ed allora un’operazione come questa può far riportare il suo nome all’apice dell’interesse non solo cittadino, ma anche campano, nazionale e, perché no, internazionale. Antonio Santi è estremamente orgoglioso di avere fatto questo prodotto senza l’aiuto di nessuno e va fiero, però io credo che le Istituzioni devono essere coinvolte in quest’operazione. Una persona come me, che governa una città, sa quanto è importante, ma veramente importante l’apporto che danno tutte le associazioni cittadine. Queste sono nuova linfa, sono, per noi, impulso, motivo di crescita, quindi lavorare con loro significa una crescita culturale dell’intero territorio. Ed ecco perché è importante che tutte le associazioni che, comunque, valorizzano Cimarosa o che sono associazioni culturali del territorio di Aversa possano, insieme alle Istituzioni, mettere insieme e proporre mettere insieme e proporre qualcosa di importante per Cimarosa, questo famosissimo concittadino della vostra bellissima città così ricca di storia e di fascino che meriterebbe , sinceramente, di essere conosciuta di più. Sull’operazione del cd voglio dire che è stata, come detto prima, coraggiosa e ambiziosa. Oltretutto sono state messe insieme delle persone di altissimo valore culturale. Voi ascolterete un pianista molto giovane, ma già insegnante nel Conservatorio di Madrid. C’è stato l’aiuto dello stesso Conservatorio di Madrid che ha permesso l’incisione. Il tecnico del suono è di altissimo livello. Un insieme di persone, quindi, che, insieme ad Antonio Santi, hanno contribuito a far si che questo prodotto potesse essere veramente di alta qualità. Io auguro che questo cd sia il primo di una lunga serie. So che è una cosa faticosa. Antonio Santi, difatti, ha dedicato al cd come all’associazione e a “L’Eco” passione, denaro, tempo, idee e tutto ciò veramente con tanto spirito di abnegazione. Io sono convinta che intorno a lui si riuniranno tante persone di Aversa e non solo; io già gli ho dato il mio appoggio non solo come Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, ma anche come estimatrice di Cimarosa e di tutto quanto l’associazione Parente proporrà in questa vostra bellissima città. Su Cimarosa ho detto sia delle Opere famose sia delle Sonate neglette, poco conosciute, dimenticate. Cimarosa si allontanò da Aversa molto piccolo; la famiglia era umile; il padre era operaio e cadde da un’impalcatura, a Capodimonte, durante dei lavori; la madre fu costretta a lavorare per il Monastero di San Severo, a via Duomo; i preti capirono, subito, l’attitudine che questo bambino aveva per la musica. La sfortuna, quindi, è stata la fortuna di Cimarosa. Sulla vita di Cimarosa si hanno notizie, anche se non molto precise (per esempio, si sa che morì di cancro), sulla sua vita politica, invece, sappiamo poco. Di tutta la sua ambizione politica o coinvolgimento politico sappiamo poco. Su questo versante si dovrebbe, forse, saperne di più. Qui, ad Aversa, nel 2001 si è tenuto un Convegno importantissimo sull’illustre aversano e so che,. proprio in questo mese di dicembre, dovrebbero procedersi alla pubblicati dei relativi Atti. Questa sarebbe un’occasione buona per riportare alla ribalta, anche internazionale, il nome di Cimarosa e far conoscere ancor di più il compositore aversano insieme alle sue Sonate ed alle sue Opere. Io credo che tale pubblicazione potrebbe riattivare l’attenzione di tutte quelle forze culturali che operano nella vostra città. Ora, vorrei rivolgere veramente un augurio, a parte di tutto l’apprezzamento e l’affetto verso l’associazione Gaetano Parente, L’Eco di Aversa, Antonio Santi, tutti coloro che collaborano. Vorrei rivolgere un augurio, un augurio sincero: Salisburgo ha un Festival, il Festival dedicato a Mozart. Io credo che Cimarosa non abbia nulla da invidiare a Mozart ed, allora, perché con l’aiuto delle Istituzioni, anche con il mio impegno, per carità, parlando con
* Articolo già pubblicato su il nuovo L’Eco di Aversa cartaceo