“Non è possibile stare a guardare: Bonificare e Risanare” questo è lo slogan del sodalizio ambientalista. «Mentre le nostre campagne diventano sversatoio di ogni forma di rifiuto tossico – continua Pascale – attraverso la combustione dolosa dei rifiuti vengono sprigionate diossine, che tra l’altro rendono inutilizzabili i terreni per le coltivazioni alimentari, arrecando ulteriori danni agli agricoltori. Oltre a risolvere l’emergenza sanitaria già in atto, abbiamo il dovere di tutelare quell’agricoltura di qualità, che ancora rappresenta una fetta importante dell’economia locale». >>>
Nel dossier di Legambiente, le immagini inequivocabili del disastro ambientale: 200 tonnellate di fanghi di fonderia, amianto, colle e resine, ceneri di ogni tipo sparse sul territorio, tutto sotto gli occhi e tra i piedi dei numerosi sportivi che frequentano la zona. «Consegneremo tutto agli organi competenti – conclude Pascale – chiedendo che sia una priorità per la prossima amministrazione comunale».