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Concerto per l’85° compleanno del papa Leticia Santi Rodriguez

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Degli amici di Radio Nazionale di Spagna mi invitarono all’85° compleanno del Papa (funziona con invito). Arrivammo al Vaticano con un’ora di anticipo, passammo i controlli di sicurezza e dopo ci addentrammo in una gran sala dove avrebbe avuto luogo un concerto di Mendelssohn diretto da Riccardo Chailly. (Foto: Orchestra dell’Università degfli Studi di Milano) >>>>

A me non piace per niente la musica classica (sebbene il concerto fu più sopportabile di altri) e non sono religiosa, però ho voluto partecipare all’evento perché non tutti sono invitati al concerto del compleanno del Papa e perché trattasi di una esperienza importante. Il Papa entrò e si sedette sopra una sedia bianca, ascoltò il concerto, fece un discorso, salutò e se ne andò. Cosa posso raccontarvi del Papa? Che è un uomo serio e basso con idee notevolmente “medievali”, che ha fatto un discorso su come la musica deve essere utilizzata per avvicinarsi a Dio (come era nei propositi di Mendelssohn). Però quello che più mi ha colpito è stato il gran anello d’oro del Papa, le croci enormi di oro massiccio, i “Programmi” realizzati con carta costosissima, il costo dello spostamento della Orchestra di Leipzig e del Coro (che doveva essere composto da 150 persone circa) sino a Roma e la non scelta di una Orchestra locale. Tutto questo non condivido. Con tutti i beni materiali che possiede, la chiesa potrebbe fare molto di più per i poveri bambini (dell’Africa, per esempio), epperò i membri dell’apparato stanno li ascoltando un concerto con le loro croci d’oro, con le loro macchine costose (c’era pure una Maserati!) ed autista. Un altro fatto curioso è che venerano il papa come se fosse una rockstar. Il papa e i vescovi stavano seduti su enormi poltrone speciali più comode delle altre, ma, secondo Dio, non siamo tutti uguali? Quanti bambini potrebbero mangiare sostituendo la gran sedia del papa con una di legno?


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