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Scienza | Tecnologia
Il Drone Anticrimine Giovanni Caianiello *

alfred_29.jpgVi è mai capitato di sentire un ronzio nei cieli e di non capirne la provenienza? Bene, state pensando già ad un UFO, ma può darsi che nelle vostre vicinanze stia volando un Drone delle Forze dell’Ordine con scopi Anticrimine. Infatti, dall’inglese drone significa proprio ronzio poiché questo è il tipico rumore emesso da questi UAV (unmanned aerial vehicle, veicoli senza pilota) ed il loro utilizzo si diffonderà sempre di più nella lotta alla criminalità sia contro crimini ambientali sia contro crimini sociali, nonché per il monitoraggio del territorio. >>>>

I primi utilizzi dei droni ci sono stati nel campo militare e da lì parte infatti la sperimentazione dell’avionica, della tele-guida, della video-ricognizione, della video sorveglianza ed in generale del telerilevamento. Le Forze di Polizia degli Stati Uniti sono state tra le prime ad usare il drone in altri campi d’azione diversi dagli impieghi strettamente militari e visti gli ottimi risultati e le entusiasmanti prospettive, l’utilizzo si è esteso in Italia per il momento alla Guardia di Finanza, poi anche alla Guardia Costiera, alla Guardia Forestale ed ai Vigili del Fuoco.

 

Ne esistono di diversi tipi, ovvero quello a quattro o più rotori simili a quelli degli elicotteri, oppure quelli ad elica con mini fusoliera ed ali simili ad aerei normali. Le dimensioni variano in funzione del tipo e dello scopo della missione: quello più compatto è usato in America, si chiama infatti mini-drone e riesce ad essere trasportato nel bagagliaio di un’autovettura della Polizia; i suoi rotori sono telecomandati a distanza con l’ausilio di una telecamera ad infrarossi montata sulla parte inferiore ed a sua volta mobile, pesa circa 2,5 Kg ed ha un’autonomia di circa 40 minuti di volo. La sua maneggevolezza e le piccole dimensioni gli consentono di volare a bassa quota ed in spazi relativamente ristretti e pertanto di trasmettere le immagini in tempo reale. Con i suoi sensori elettroottici del sistema FLIR (Forword Looking Infrared) i droni possono operare sia di giorno che di notte e con i sensori tipo radar anche in ogni condizione meteorologica:  la successiva digitalizzazione delle immagini consente di ottenere documenti inediti ed altrimenti impossibili per la risoluzione di complessi casi di indagini ambientali ed anticrimine. Campi di applicazione sono ad esempio quello di fare ricognizioni e monitoraggio anticrimine del le aree urbane, di effettuare indagini termografiche per individuare discariche abusive e per la tutela e la salvaguardia del territorio, di effettuare verifiche ed indagini su abusi edilizi, di prevenire ed anticipare l’espandersi di incendi in aree boschive, di perlustrare zone ad alto rischio per l’uomo come quelle altamente inquinate e contaminate, di raggiungere luoghi eventualmente inaccessibili in seguito a catastrofi naturali come ad esempio terremoti ed alluvioni e così via. Non mancano ovviamente impieghi di droni per altre attività come ad esempio di foto aeree, di riprese di paesaggi da particolari punti di vista.

 

Gli enormi vantaggi del telerilevamento avranno un peso sempre maggiore nel mantenimento dell’equilibrio ambientale, nello sviluppo sostenibile, nella sicurezza ed incolumità delle persone e nella risoluzione di indagini ma tutto ciò potrebbe essere facilmente annullato o ostacolato da un qualcosa che a noi italiani sta molto a cuore: la violazione della privacy.

 

* Ingegnere


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