Scheda del libro

Ecco un giallo comico scritto in maniera accattivante
e facilmente accessibile ad un vasto pubblico: apparentemente si presenta con
l’unica pretesa di essere di gradevole intrattenimento, ma in realtà non è
privo riferimenti culturali, specie di tipo linguistico, e di satira politica e
sociale, espressa con irriverenza comunque mai offensiva.

È scritto da un inedita coppia di autori:
Gabriele Ottaiano, all’esordio come giallista, e Francesco Orabona, alla sua
prima esperienza in assoluto come scrittore. È il racconto di una inspiegabile
serie di originalissimi omicidi messi in opera da parte di un insospettabile
serial killer, che mette a dura prova le limitate capacità investigative di
Davide Lamer, un commissario alquanto arruffone ed imbranato, ossessionato – ma
non più di tanto – dall’ansia di fare giustizia. Lamer è inefficacemente
coadiuvato dalla belloccia ispettrice Mara Pipia, diligente ma imbottita di
inutili studi teorici, e dall’agente Coprò, colto ma al contrario dotato di un
penetrante intuito. Il tutto è calato in un coloritissimo affresco di ambiente
vesuviano-napoletano.

L’opera viene definita, dagli stessi autori,
nell’originale bandella di copertina in forma di chat tra i due, un
romanzo-commedia comico poliziesco. Alla lettura si capisce subito cosa essi
intendono per romanzo-commedia: come nella commedia, i capitoli vengono
chiamati “Atti” (atti grandi ed atti piccoli, dato … il particolare argomento
del racconto), ognuno situato in un preciso contesto spazio-temporale, in modo
da porre subito il lettore a proprio agio nella comprensione delle situazioni,
e una parte della narrazione si svolge attraverso il dialogo tra i personaggi;
come nel romanzo, la restante parte della narrazione è affidata ad un terzo
narrante; questo intreccio tra la commedia ed il romanzo, evidenziato anche da
differenti caratteri adottati nel testo (in corsivo il romanzo, normale la
commedia), offre al lettore un continuo intreccio stilistico che finisce per
conferire agilità al racconto ed interesse per lo svolgimento della trama.

A proposito, anche questa presenta tratti di
originalità: il colpevole non viene scoperto alla fine, ma nel corpo del
racconto, per dare al lettore/spettatore il gusto di osservare un killer che si
fa beffe del commissario. Ma non mancano un accenno ad una storia d’amore
nonché un imprevedibile finale.

Il classico libro per l’estate… ma forse non
solo.