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Progetto Aversa Diversa
 

Cultura | Storia
1° maggio: Festa della Tammorra al Teverolaccio Elena Donadio

Teverolaccio.jpg

Nell’ottica di portare Aversa nel
Mondo ed il Mondo ad Aversa secondo una oramai irrinunciabile prospettiva
internazionale, L’Eco continuerà a pubblicare anche articoli in altra lingua o
anche articoli con un sunto in altra lingua. Un esperimento che ci sembra
innovativo e ci rende particolarmente soddisfatti. Tali articoli o sunti di
articoli saranno pubblicati con il colore marrone scuro per differenziare.

Tante persone, con una luce speciale negli occhi, la luce di vita di
satiri e ninfe che ballano ai margini del bosco. Il ritmo della tammorra dei
gruppi che si susseguono, le castagnette, le posture di uomini e donne, i
colori degli abiti e poi la ruota, il corteggiamento, il fazzoletto. Le
tammorre e i tamburelli. I sorrisi. Le anime delle persone che ballano ancor
prima dei loro corpi in una sinergia di suoni, odori, luci che rendono magica,
antica ma sempre sorprendente questa manifestazione.
>>> 


La festa della Tammorra, organizzata dall’ “Associazione Carinaro
Attiva”, festeggia quest’anno dieci anni con molto successo se si
considera che ai quattro tradizionali appuntamenti: Carinaro (13 /14 giugno),
Villa di Briano (12 aprile), Parete (24 aprile) e Teverolaccio (1° Maggio), si
sono aggiunti anche Maddaloni (9 Maggio), Aversa (15 Maggio), Cellole (24
Maggio), San Nicola la Strada (6 Giugno). L’associazione vuole sviluppare una
vera e propria industria culturale attraverso la riscoperta delle tradizioni
popolari; i momenti di festa sono anche momenti di ritrovo della comunità
cittadina che cerca l’antico sentimento di appartenenza alla comunità locale ed
è alla riscoperta della propria identità. La Festa della Tammorra nasce,
infatti, nella zona di Carinaro, dapprima area agricola, in seguito trasformata
in area industriale con insediamenti di numerose fabbriche, e oggi in via di
de-industrializzazione. Tristemente attuale in questi giorni è la protesta
degli operai per la paventata chiusura della fabbrica Indesit nella zona.
Dunque socialità e cultura tradizionale possono aiutare alla ricostruzione di
una nuova identità, che pone le basi nelle sue solide tradizioni. Queste sono
fondate sul ritmo binario della tammorra, il ritmo che ripropone il battito del
cuore: il suono primo della vita, poiché richiama il grembo materno e la madre
Terra. Il direttore artistico della manifestazione, Marcello Colasurdo,
condivide l’impostazione dell'”Associazione Carinaro Attiva” e
propone durante la Festa della Tammorra una vera e propria antologia dei canti
e dei balli tradizionali ancora vivi nelle tradizioni dell’Italia meridionale.
Al Castello di Teverolaccio, oltre a “Marcello Colasurdo e Paranza”, si
esibiscono “Gli Scacciapensieri”, “i Suddaria” e i “Vianova”. Appuntamento
ad Aversa il 15 Maggio.


A celebration of one of the
southern Italy traditions occurred yesterday, on May Day, 1 May, an ancient
European spring holiday. Where? At Castello di Teverolaccio, in Succivo, a
rural area north of Naples. Festa della Tammorra celebrates its 10th
anniversary this year. The tambourine is called tammorra in Neapolitan dialect;
it is a circular frame with a single drum head stretched across one side of the
instrument. There are generally small metal “jingles” mounted around
the perimeter of the instrument, that sound as the tammorra is struck by the
knuckles or the open hand. Many peoples gather around some tammorra players and
they dance all the night long a folk dance which combines songs and drama
talking about the origins of our culture. Dancers follow the binary rhythm of
the tammorra that takes them back to birth, to the music of a mother’s heart in
her womb, back to the ancient contact with mother Earth and helps rediscover
our instincts. All the things that DH Lawrence found out during his journey in
Southern Italy, are still here; they are still alive, they still represent a
treasure for a society which lives its ongoing evolution.


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