Archivio articoli

Seguici su:

Scarica l’Eco in PDF!

Vai alla pagina dei downloads

Editoria & CD

Scopri il CD di Domenico Cimarosa e i nostri libri

Enciclopedia di Aversa

L'Enciclopedia di Enzo Di Grazia

Guida turistica breve di Aversa

Guida turistica breve di Aversa

Progetto “Aversa Diversa: 1° Cultura, 2° Turismo”

Progetto Aversa Diversa
 

Letteratura | Pittura | Fotografia | Musica | Cinema | Teatro
“La luce vince l’ombra”: gli Uffizi a Casal di Principe Anna Dello Margio

Uffizi 1.jpg

“La luce vince l’ombra” è il titolo della mostra  allestita a Casal di Principe. L’esposizione è
aperta al  pubblico dal 21 giugno fino al
21 ottobre, ed ospiterà 20 importanti opere della galleria degli Uffizi di
Firenze; Firenze a casale, insomma. A cura di Antonio Natali (Direttore della
Galleria degli Uffizi) e Fabrizio Vona (Direttore del Polo Museale Regionale
della Puglia), la mostra sarà significativamente ospitata presso Casa  don Diana, via Urano 18 a Casal di Principe,
Caserta.
>>>>

La scelta di
ospitare l’esposizione nella villa confiscata al boss Egidio Coppola detto
“Brutus”. Oggi recuperata,  ed assegnata
al “Comitato don Peppe Diana”, è un auspicio: dal male può nascere il
bene, dal brutto degli assassini può essere inaugurato il bello di un popolo
nuovo. Con la convinzione  che la
brutalità delle barbarie  della violenza  si può sconfiggere con la bellezza dell’arte. Una
mostra  coraggiosa ,che vuole contribuire
all’utilizzo dei beni confiscati alla camorra di utilità  sociale e economica per
il rilancio di territori che sono stati per decenni luoghi faide, e
di morte. Non a caso;   mostrare  le opere d’arte tra le più belle del mondo in
una ex villa di un boss dei casalesi intitolata a Don Peppe Diana, simbolo della lotta alla criminalità è
un segno importante di riscatto e di rinascita.
Puntare i riflettori nel  tunnel dell’oscurità; su una terra
martoriata, e stuprata, una nuova luce riesce ad entrare. Dall’illegalità
alla legalità, nasce così il titolo della mostra : “La luce vince l’ombra”. Si
concentra l’attenzione sulla pittura del Seicento di artisti napoletani o
legati a Napoli dall’espressione di Caravaggio: esporre i caravaggisti, poiché
hanno  un filo conduttore  che li legava a questo territorio ed è
l’attentato che la mafia fece il 27 maggio. 
Tra le opere eccezionali, le tele di Artemisia Gentileschi (Santa
Caterina d’Alessandria), di  Luca Giordano (Carità), di Mattia Preti
(Vanità) . Un altro passo avanti,   come tentativo che si prefigge di combattere la criminalità  senza violenza, ma con la forza della bellezza.
I giovani del luogo raccontano il bello e il brutto, entusiasti di  portarci per mano  per farci da guida turistica; per far si
che  conoscere, esplorare tanta bellezza significhi
aprire gli occhi.  E ne sono straconvinti. Vogliono dimostrare
che l’unica via per vincere la camorra è la cultura. Formare una nuova
coscienza proprio come “Arte”. Non più terre di camorra, ma terre della
legalità, arte e cultura.  Non più terre
dei fuochi, ma terre di lavoro e di pace.


www.ecodiaversa.com
Creative Commons License Questo sito utilizza un licenza Creative Commons License - Powered by Wordpress - Web Design by Claudio Lippi

Google Analytics
Amministrazione