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Progetto Aversa Diversa
 

Cultura | Storia
La storia di Aversa raccontata dai ragazzi a cura della classe II E S.M.S. “G. Pascoli” – prof.ssa Stefania Perugini

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La fondazione della città di Aversa si deve al normanno Rainulfo Drengot dei principi di Querrel. A seguito dell’aiuto prestato al duca Sergio IV di Napoli contro Pandolfo IV principe di Capua, a Rainulfo fu donato, nell’anno 1030, il territorio in cui si trovava già il piccolo casale di Sancti Paulu at Averze, ex roccaforte di origine bizantina, il cui nome deriva, secondo la leggenda, dal passaggio di San Paolo in questi luoghi, nel suo cammino verso Roma. La radice del nome di questa Città richiama l’antica Velsu, città etrusca che ancora oggi non è stata individuata, e che con il passare del tempo e delle dominazioni (romana, bizantina, normanna) ha subìto varie modificazioni fino a diventare Aversa (Verzelus, Versaro, Averze).
A Rainulfo fu concesso il titolo di Conte e, Aversa, prima contea normanna in Italia, riconosciuta dall’Imperatore Corradino II nel 1038. La neo Contea fu dotata di una linea di demarcazione del territorio, come d’uso, con fossi e alte siepi, il cui tracciato è ancora oggi leggibile nel percorso delle strade denominate Santa Marta, San Nicola, San Domenico e San Gennaro. Quest’epoca fu di grande sviluppo economico, sociale e culturale al punto che, nel 1053, per volere del Papa Leone X, divenne sede vescovile e alla fine del secolo XI risultavano già costruiti numerosi edifici religiosi ed una grandiosa cattedrale, ancora oggi esistente e intitolata appunto a San Paolo, il quale divenne, col tempo, Santo Patrono della Città. 

Appunto la cattedrale, con adiacente la residenza di Rainulfo, che era stata posta nell’antico castello bizantino, preesistente, è il cento del piccolo borgo; nella nuova realtà urbana, infatti, la Chiesa assume una posizione centrale, non solo per il significato religioso ma anche come luogo di incontro della comunità. Infatti, nello sviluppo della città assumono grande importanza le parrocchie ubicate fuori le mura rainulfiane, attorno alle quali si era addensata la popolazione in crescita e che dopo l’assedio del 1135 ad opera di Ruggero II d’Altavilla furono inglobate in una seconda cinta muraria; lo schema seguito nella costruzione di questa cinta fu il modello radiocentrico tipico della struttura urbanistica medioevale, con elementi anulari che avvolgono la città.
Nel 1135 prese il potere Ruggero II d’Altavilla che ampliò la città secondo l’originario sistema radiocentrico inglobando le Chiese di S.Maria a Piazza, S.Nicola, S.Giovanni Evangelista e S.Andrea che avevano favorito la nascita di nuovi quartieri.

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