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Progetto “Aversa Diversa: 1° Cultura, 2° Turismo”

Progetto Aversa Diversa
 

Editoriali
A un passo da te… Silvia Dalfelli

A un passo da Te foto.jpg

Quando ero
piccola, guardavo sempre le stelle, adoravo osservare quelle piccole infinite
gemme preziose luccicare al buio, come messe lì da qualcuno per farci luce
anche di notte e per suggerirci la curiosità di immaginare quello che, talmente
lontano da noi, non può essere toccato, pur volendo, e nemmeno capito.

Sono sempre stata
affascinata dall’idea che lassù, in mezzo a tutto quel buio e a quello spazio
infinito, ci fosse qualcos’altro, qualcun altro che magari ci vedeva allo
stesso modo dal suo pianeta e forse pensava ed immaginava esattamente le stesse
cose …..nello stesso identico istante……anche se a milioni di anni luce di
distanza, perchè tanto……

il tempo non esiste…….

e qualcuno lo ha dimostrato.

Discutevo con mio
padre dell’esistenza di esseri diversi da noi nella forma e nella sostanza, e
in quel via vai di sensazioni e pensieri, di tanto in tanto, gli occhi si
illudevano di avvistare strani oggetti luminosi in movimento, ma finivano con
l’essere sempre lontanissimi aerei di passaggio, e nella migliore delle
ipotesi, delle meravigliose stelle cadenti. 

>>>c o n t i n u a>>>>

Eppure, non
poteva essere tutto lì, ne ero sicura, dentro di me sapevo perfettamente che
non c’era solo la Terra e noi su di essa, ad abitare l’Universo…….ma c’era
molto….molto di più, altrimenti sarebbe stato……”un enorme spreco di spazio”.

Sono sempre stata
una bimba molto curiosa, silenziosa, ed estremamente attenta a cogliere i
messaggi che mi arrivavano come saette da tutte le parti.

Mi bastava tenere
gli occhi aperti e le orecchie ben collegate al cervello, perché quello che
sentivo e che colpiva il mio interesse, diventava, di volta in volta, un
tassello di un puzzle che ancora oggi, alla mia età, sto componendo per cercare
di portarlo a termine anche solo un istante prima che il mio tempo sulla Terra
sia scaduto ed avere la consapevolezza di aver capito tutto.

Ovviamente, si
può condurre una vita normale, senza porsi troppe domande, senza cercare troppe
risposte, e magari godendosi una vita semplice fatta di fasi, piccoli e grandi
obiettivida raggiungere, e prendersi quello che il viaggio ci offre fino al
termine della corsa.

Ma oggi so che,
per fortuna o purtroppo, non è questo il mio caso.

Dopo anni e anni
di continue ricerche, più o meno approfondite, talvolta bypassate da “buone
intuizioni”……fondamentali per non perdere troppo tempo…..sono giunta alla
conclusione che il mio scopo sulla terra è quello di capire……

Fino ad oggi, la
mia mente ha raccolto una quantità notevole di informazioni grazie ad una enorme
curiosità che definirei a carattere universale…….mi piace l’arte, la musica, la
filosofia, la cucina, l’informatica, la medicina, l’economia, l’astronomia, i
viaggi, la natura, la psicologia e l’origine delle cose.

Entrando un pò
più nel dettaglio, potremmo arrivare a spiegare, per esempio, come funziona la
fotosintesi clorofilliana.

Ma, in questa
sede, mi piace piuttosto evidenziare il fatto che le piante siano esseri
superiori al genere umano, visto che riescono a sfruttare il 95% dell’energia
solare che ricevono ogni giorno e la trasformano in glucosio, uno zucchero, o
carboidrato se preferite, che è alla base delle funzioni vitali di qualsiasi
organismo vivente.

I pannelli solari
costruiti dall’uomo riescono a sfruttarne al massimo un 20%.

Ma l’uomo è un
essere dominante sulla terra e riesce anche a distruggere interi ecosistemi con
la sua “assunzione” di superiorità, eppure dovrebbe essere molto più umile nei
confronti dei nostri amici verdi….visto che l’ossigeno di cui abbiamo bisogno
per respirare e quindi per vivere, ce lo forniscono loro ogni giorno,
sottraendo all’ambiente gas e veleni che ci potrebbero a morte certa.

Per non parlare
del genoma di un piccolo chicco di riso, che possiede un corredo geneticopari
al doppio di quello umano.

Tutto questo per
dire che forse la natura che ci circonda ha giusto “qualche” marcia in più
rispetto a noi comuni esseri mortali che forse dobbiamo inventarci la storia di
Matusalemme per immaginare che l’uomo possa essere quasi immortale mentre le
sequoie lo sono già per natura, quasi immortali, ed infinitamente grandi,
vivono per secoli e secoli, e saranno ancora lì anche quando io non avrò più il
piacere e l’onore di guidare una penna su di un foglio di carta, anch’esso
generosamente offerto dal Grande Maestro….il Legno….la dimora sacra delle
piante.

Ho studiato per
anni la geografia astronomica, i movimenti dei pianeti, la costituzione della
materia, le forze che regolano l’Universo…..magnetiche, cinetiche, centripete,
centrifughe, gravitazionali…..non da scienziata, ovviamente, ma da “persona
qualunque” curiosa di tutto, e l’obiettivo finale che volevo raggiungere era
sempre lo stesso…..l’origine di tutto, l’attimo iniziale, il gesto creativo, la
prima lettera dell’alfabeto, la prima cellula di un bambino, la prima nota
musicale della sinfonia Universale.

Realizzare in
maniera abbastanza consapevole che a distanza di secoli ed epoche lontane fra
loro, in mondi, modi e tempi diversi, con strumenti a disposizione via via
sempre più evoluti e probabilmente inutili allo scopo, ma con la stessa
identica meravigliosa capacità di desiderare la conoscenza e di osservare il
mondo circostante….Leonardo, Spinoza, ed Einstein…..incontrarono Dio, qualcuno
dopo anni e anni di studio, qualcuno solo nel corso di una fase della propria
vita.

Leonardo, ingegnere,
scienziato, inventore geniale, ed artista ma soprattutto attento osservatore ed
interprete della natura affermò che…..”la
vera opera d’arte risulta dall’accordo di quei certi elementi che formano una Divina
Simmetria”.

Fu una delle
menti più illuminate del Rinascimento, visse 67 anni, ma furono più che
sufficienti a fargli notare, fra le mille altre cose, che le foglie delle
piante sono disposte sui rami di un albero secondo una legge matematica che le
pone ad una distanza ben precisa l’una dall’altra, affinchè nessuna copra le
altre con la sua ombra e tutte possano raccogliere tutta la luce possibile
proveniente dal Sole.

Quando guardo un
Cimone, resto letteralmente estasiata da quello schema di perfezione che si
ripete all’infinito. Sembrano tanti alberi di Natale in miniatura, verdi perché
non essendo stati racchiusi all’interno delle foglie, hanno sviluppato la
clorofilla e tale clorofilla è importantissima per la produzione della nostra emoglobina.
Era sacro per i Greci, i Romani lo utilizzavano per curare le più svariate
malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l’organismo ad
assorbire meglio l’alcool, eppure stiamo parlando di un cavolfiore….ma per me è
una vera opera d’arte!

In verità, è
proprio di questo concetto che voglio parlare…….di questo schema ben preciso
che in natura, nelle forme più svariate, si ripete all’infinito.

Infinite foglie,
infiniti grappoli, infinite gocce d’acqua, infinite cellule che si aggregano
dando forma alla materia che appare dinanzi ai nostri occhi……con uno schema che
si ripete anch’esso all’infinito e…..proprio perché infinito…..è senza tempo.

E solo una Mente,
una Volontà, un Atto Creativo, talmente superiore da essere difficile da
immaginare, poteva escogitare una legge che noi definiamo matematica, ma che non
può essere altro che divina.

Eppure non gli
diamo peso, quasi non lo vediamo, lo diamo per scontato, questo infinito
ripetersi di uno schema perfetto….ogni giorno, quando apriamo gli occhi e guardiamo
un albero, un fiore, un frutto…..i nostri
figli.

Nel corpo di una
donna avviene un vero e proprio miracolo della Creazione, parte tutto
dall’incontro di due cellule…….ne bastano solo due, abbastanza opposte da
completarsi a vicenda, ed abbastanza attratte da un’energia impalpabile ma
infinita, da innescare lo “schema perfetto”….ancora una volta il ripetersi
all’infinito di uno schema di riproduzione continua di cellule che secondo un
progetto straordinario, vanno a posizionarsi in modo ben preciso, al fine di
svolgere la loro funzione.

Mi verrebbe da
dire…..”Ogni cosa al suo posto ed un posto per ogni cosa”.

Semplicemente…..magnifico!

Circa due secoli
dopo, dall’Olanda, il filosofo Spinoza, di origine ebrea, uno dei maggiori
esponenti del razionalismo ed antesignano dell’illuminismo, pone le basi per lo
studio e l’indagine scientifica dei testi biblici.

« Tutto ciò
che è, è in Dio e niente può essere, né essere concepito, senza Dio. »

In pratica,
voleva dire che tutto parte da Dio e il frutto di questa partenza contiene Dio
in ogni sua parte e noi possiamo vederlo ovunque, sempre…..fuori, ma anche
dentro di noi….

Eppure, tanta
perfezione, seppure intrinseca alla nostra stessa natura, non sarebbe bastata a
farci capire Cosa e Chi fosse Dio…..sicchè ha dovuto assumere una forma umana
per essere vagamente compreso….a tratti intuito.

Ha dovuto
materializzarsi in una “forma” che potesse parlarci, trasmetterci un
messaggio……aprirci gli occhi, ma anche in questo caso, abbiamo avuto difficoltà
a mantenere salda dentro di noi, questa straordinaria rivelazione….che Tutto
nasce per Amore, tutto si aggrega per dare forma ad un desiderio di Vita, di
Unione, di Condivisione…..e che tutto e infinitamente collegato, come
un’immensa rete invisibile…..e nemmeno tanto…..invisibile.

Abbiamo osservato
la Natura per millenni, l’abbiamo studiata, continuiamo a farlo, perché
vogliamo sapere……vogliamo capire ciò che dovrebbe essere già chiaro…..ma noi
abbiamo bisogno della formula matematica per accettare l’evidenza.

Dopo altri due
secoli, il fisico Einstein, anch’egli di origine ebrea, che avrebbe voluto fare
l’insegnante di scienze naturali, perché attento osservatore della natura, ma
che per uno scherzo del destino e per effetto della sua stessa “teoria della relatività”, si trovò a
formulare, “relativamente” al
contesto storico in cui si trovò a vivere, un “piano”, che ancora non sapeva
sarebbe stato diabolico e che doveva servire per contrastare la minaccia
nazista, ma che avrebbe portato alla distruzione di mezza Umanità……

Eppure Einstein
era un pacifista, credeva nel Dio di Spinoza, e sosteneva che Solo due cose
sono infinite
, l’universo
e la stupidità umana, e non era sicuro della prima” e che il segreto della
felicità per un uomo sta in un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e la
musica di un violino.

La logica, diceva, ti può portare da A a B, ma l’immaginazione ti porta ovunque tu voglia
andare.”

La conoscenza rende liberi, ma è limitata,
l’immaginazione è più importante perché circonda il
mondo.”

Ha cercato di
darci gli strumenti necessari per credere in quell’energia che va al di là
della ragione, l’intuito immediato, la capacità di viaggiare oltre la materia
apparente e cogliere la vera essenza dell’Universo e le leggi che lo regolano,
che leggi non sono….perchè quando riusciremo ad intuire, magari fra secoli, che
c’è un ordine superiore che non ha bisogno di formule ma parte unicamente da
una Volontà che si chiama Amore…allora, forse, saremo in grado di spingerci
oltre la Via Latteaverso galassie che oggi stimiamo essere dieci volte
superiori alla nostra….un po’ come il discorso del piccolo chicco di riso.

Civiltà superiori
ma molto più antiche di noi, come quella egiziana, custodivano verità e
potenzialità che oggi chiamiamo “misteri” e grazie ai quali facciamo
trasmissioni avveniristiche per catturare l’attenzione di menti ormai assopite,
apatiche ed immobilizzate in un tempo senza senso.

Eppure basterebbe
aprire gli occhi e guardare fuori dalla finestra, per incontrare l’Universo e
capire che Dio è… A un passo da Te!


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