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Editoriali
“Razzista!” Antonio Santi

Parlerò, in questo articolo, dell’accusa: “Razzista!” che da un po di tempo è sulla bocca del PD, ora destra (vedasi lo Job’s Act), già P.C.I. (vedasi Napolitano, D’Alema, Veltroni e Company), soprattutto quando entra in gioco il tema migranti. Cerco sulla Treccani il termine “razzismo”. Il vocabolario on line mi spiega che “razzismo” significa “ideologia, teoria e prassi politica e sociale  fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente superiori, destinate al comando, e di altre inferiori destinate alla sottomissione”. Ancora una volta ci troviamo dinanzi ad un’accusa, quella di razzismo, fondata su un uso del termine ad usum delphini.

Perché la gran parte di coloro che si preoccupano dell’arrivo massiccio di migranti e della loro permanenza sul territorio italiano non sono affatto razzisti nel significato, sopra riportato, spiegato dalla Treccani. Sono soltanto preoccupati di una gestione superficiale, disorganizzata, mossa solo da motivi economici, disattenta. Tutto qui. Si vorrebbe, cioè, che l’argomento fosse affrontato con serena oggettività sotto tutti i profili, anche quello della pericolosità giusta certe entità che, come ben noto, sono in guerra con l’Occidente; della decenza delle strutture che accolgono… gli accolti; della permanenza, presente e furtura, nel Paese degli accolti i quali potrebbero essere impiegati a fare qualcosa di utile in modo da non annoiarsi con tutte le relative conseguenze. Detto questo, mi chiedo: perché queste preoccupaazioni sarebbero razziste? Credo che un’accusa del genere è offensiva e gravemente. Soprattutto quando la si associa furbamente ad un’altra accusa, quella, cioè, di fascismo. Già, perché gli “accusatori” del PD, come sopra denominato, hanno avuto la furba idea di associare razzista a fascista. Ma questo è inaccettabile. Soprattutto nel momento in cui i media hanno “sposato” l’invenzione venuta fuori dalla fucina della comuniucazione del PD, come sopra denominato, consentendone la diffusione e, conseguentemente, l’ingresso nella mente delle persone. E’ da un po’ che non si parla, se non erro, di migranti. Come mai nessuno si preoccupa dei poveri profughi siriani rifiutati da tutti? Eppure è un problema umanitario enorme. In quale armadio sono state abbandonate le accuse di razzismo e di fascismo contro i colpevoli delle sofferenze disumane degli ora detti profughi? Ristabiliamo, allora, la verità. Diciamo, finalmente, le cose come stanno. Non dobbiamo avere paura di contestare il politicamente corretto.


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