Archivio articoli

Seguici su:

Scarica l’Eco in PDF!

Vai alla pagina dei downloads

Editoria & CD

Scopri il CD di Domenico Cimarosa e i nostri libri

Enciclopedia di Aversa

L'Enciclopedia di Enzo Di Grazia

Guida turistica breve di Aversa

Guida turistica breve di Aversa

Progetto “Aversa Diversa: 1° Cultura, 2° Turismo”

Progetto Aversa Diversa
 

BLOG DI ANTONIO SANTI
Anche in estate poca Cultura

Il peggioramento della qualità del contesto in cui viviamo, inteso in senso generale, sembra non avere mai fine. Stupore e preoccupazione sorgono nel cittadino che, un bel momento, si rende conto ed assume che si è sceso di un ulteriore gradino. Lasciando da parte, ad esempio, i comportamenti interpersonali o il modo di guidare le auto (gli uni e l’altro esempi lampante di maleducazione, arroganza, prepotenza), mi hanno colpito, in questi giorni, alcune attività estive realizzate da Comuni che solitamente frequento. Comuni al confine o dentro il Viterbese. Faccio un esempio. Ho visto realizzati modesti mercatini proponenti non prodotti di qualità ma cianfrusaglie e simili, proponenti cibo che definirei spazzatura, proponenti musica a tutto volume con luci accecanti e roteanti. Nulla di culturale, quindi.

Tra le bancarelle (moltissime in un caso) nemmeno una, per esempio, di libri usati o dischi in vinile o automobiline vintage. Evidentemente i Comuni spendono (quando vogliono) non per “migliorare” (in senso lato) il Popolo ma per soddisfare le immediate esigenze dello stesso senza nessuna capacità o voglia o le due cose di discernimento di valutazione, di scelta anche se impopolare. E così il Popolo è contento e magari ritorna in Città pe’ magnà in qualche trattoria o per consumare una ricca apericena (sostitutiva della cena) in qualche baretto. Dobbiamo prendere atto, allora, che il degrado continua incessantemente. Che la Cultura (e l’educazione) vanno scomparendo. Onde niente concerti, niente cinema d’essai, niente libri, niente Festival in castelli, torri, piazze, chiese. Evidentemente la Cultura non serve più nemmeno a fare turismo, quel turismo culturale di cui anche ad Aversa si è parlato tanto ma inutilmente (inutiliter data…). E questo perché il turista  si cattura, ora, con differenti attrattori. Come, ad esempio, il magnà, la musica da discoteca, le luci accecanti, quattro bancarelle di stupidaggini (le stesse ovunque, altro che Artigianato!). Conclusione: la mia preoccupazione è alle stelle: dove andremo a finire di questo passo? Il peggio non ha mai fine. E ciò vale anche per tutto il resto. Per la scuola, il processo civile, gli ospedali, i pubblici uffici, le istituzioni dello Stato. Ne è recente conferma la vicenda Palamara. E, ancor più recente, la vicenda dei Carabinieri di Piacenza.  

N.B.: il li bro raffigurato è stato da me acquistato presso una libreria di soli libri usati a Tarquinia.


www.ecodiaversa.com
Creative Commons License Questo sito utilizza un licenza Creative Commons License - Powered by Wordpress - Web Design by Claudio Lippi

Google Analytics
Amministrazione