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Voto USA tra attese e divisioni Giuseppe Lucariello


Pennsylvania, Arizona, Florida, Ohio e Georgia: chi scrive credeva che Donald Trump potesse vincere le elezioni presidenziali, dati i sondaggi che lo davano più che perdente, solo imponendosi in questi 5 stati, nonostante le probabili sconfitte in Michigan e Wisconsin. L’impresa gli è riuscita quasi a metà: Arizona, Pennsylvania e Georgia andranno a Joe Biden, salvo imprevisti, il quale sarà il nuovo Presidente degli USA.

Prendendo come riferimento i dati dei principali network americani (attenzione, non sono dati ancora ufficiali causa verifiche legali e riconteggi), come 4 anni fa poco più di 110.000 voti sono stati decisivi per vincere queste elezioni: con scrutinio al 99% Biden infatti è in vantaggio di 11.000 voti in Arizona, 60.000 voti in Pennsylvania, 20.000 voti in Wisconsin, 15.000 voti in Georgia. Se questi stati in cui Trump vinse nel 2016 fossero stati confermati dal candidato del GOP, avrebbe riconfermato la Presidenza ed ottenuto un secondo mandato. La mappa elettorale è decisamente cambiata: i democratici avanzano pesantemente nel sud ovest e in Georgia, mentre Iowa, Ohio e Florida passano dall’essere swing states all’essere ormai stati Lean Republican. Il nuovo terreno determinante per la vittoria alle presidenziali sarà d’ora in poi il midwest.

Trump ha ottenuto un grandissimo risultato tra le minoranze grazie alla spinta occupazionale generata dalle sue riforme ma ha perso i voti dei bianchi anziani e dei bianchi laureati a causa del coronavirus. Bravissimo invece Joe Biden a porsi come l’uomo che unisce e non divide e che ha ben saputo proporsi come convincente alternativa moderata alle posizioni estreme di Trump, oltre che a sterilizzare la paura che l’ala sinistra del Partito Democratico poteva infondere negli elettori americani: ne leggerete tante, ma pochi hanno rimarcato che gli altri grandi sconfitti di queste elezioni sono i vari Bernie Sanders, Elizabeth Warren, Alexandria Ocasio-Cortez e tutta la compagnia al loro seguito che negli ultimi mesi aveva alimentato il mito di una Blue Wave che avrebbe strappato ai repubblicani perfino una roccaforte come il Texas, e avrebbe messo in pensione il loro capogruppo al Senato Mitch Mc-Connell. Nulla si è avverato. Così come alcun risultato hanno avuto le proteste anti-razzismo dopo la morte di George Floyd, anzi, è accaduto il contrario: le posizioni estremiste del movimento Black Lives Matter hanno regalato a Trump successi inaspettati tra gli afroamericani e gli ispanici, dove la piccola borghesia ha temuto le violenze e i saccheggi di una piazza dominata dalle frange radicali.

Ancora una volta sconfitti i sondaggisti che non hanno saputo leggere la tendenza dell’elettorato americano così come già avvenuto nel 2016. La maggioranza dei media ha descritto per quattro anni un’America disgustata da Trump prevedendo la sua sconfitta sulla base di un impeachment mai avvenuto, scandali fiscali, coronavirus e crisi economica. Alla fine il voto è stato praticamente simile al 2016 con la differenza che stavolta i 110.000 voti sono stati decisivi per la sconfitta e non per la vittoria di Trump.

Analizzando invece i dati del Congresso il GOP ha recuperato seggi alla Camera ed al Senato può mantenere la maggioranza vincendo anche uno solo dei due ballottaggi in Georgia e questo non sarebbe certamente buono per un’eventuale amministrazione Dem: Biden sarebbe il primo presidente dai tempi di George HW Bush a diventare presidente senza avere l’appoggio di entrambe le camere e ricordiamo che è in Senato che vengono confermate le nomine giudiziarie, i trattati internazionali e perfino le nomine del gabinetto presidenziale; se dunque la maggioranza resterà al GOP l’amministrazione Biden almeno fino alle elezioni di Midterms del 2022 difficilmente potrà rovesciare i provvedimenti del presidente Trump.

Insomma, attendendo la data finale del 14 dicembre con la fine dei ricorsi e delle battaglie legali in corso, (al momento Biden è President-Elect dei media, non ancora certificato) i prossimi 4 anni saranno davvero interessanti. Non ci resta che attendere.


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