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Questa pagina contiene un singolo articolo inserito il 24.11.14 20:45.

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"Matres / Matres": mostra Fotografica di Giovanni Izzo a Capua

izzo.jpg

Il 23 novembre alle 11,00, presso la sala delle Matres Matutae del Museo Provinciale Campano di Capua La Direzione del Museo Campano e l'associazione CaserTerrae hanno inaugurato la Mostra Fotografica MATRES//MATRES del fotografo Giovanni Izzo.  Per la prima volta, insieme alla prestigiosa e unica collezione al mondo delle Matres Matutae, saranno esposte le "Matres - donne dell'Esodo" del fotografo Giovanni Izzo che da anni "legge e scrive" con i suoi scatti le realtá di questa provincia cosi' vicine e soprattutto cosi attuali. >>>>>>>>>>

La mostra è stata presentata nella sala Liani del Museo Provinciale Campano dall'on. Massimo Bray, dall'arch. Raffaele Cutillo e dal dott. Matteo De Simone.

Il pieghevole MATRES//MATRES contiene alcune delle più suggestive immagini del fotografo insieme alle Matres Matutae, accompagnate dai contributi di Massimo Bray, di Giuseppe Centore, di Matteo De Simone, di Anouck Vecchietti Massacci, della direzione museale e di CaserTerrae.

Nelle Sale delle Matres saranno esposti circa trenta scatti di Izzo accanto alle sculture in tufo, tra le più rare che Musei di tutto il mondo possano esporre. Le statue, che cronologicamente si situano dal VI al II sec. a.C., ritrovate tra il 1873 e il 1887 presso il cosiddetto Fondo Patturelli, parte dell'antica Capua, rappresentavano "ex-voto", offerta di ringraziamento del dono della fecondita' da parte della Dea Madre. Dunque il culto matriarcale, con il quale gli antichi campani onoravano il mistero della vita considerando la maternità come un dono divino e l'evento della nascita come sacro, esprimeva tutto ciò che di vitale esce dal seno della natura.

Il non casuale incontro delle due rappresentazioni femminili, una con arcaiche origini e l'altra contemporanea e fortemente critica, raccontano della donna, del suo essere madre, del sublime della maternitá che va oltre il tempo ed oltre le rappresentazioni. La qualita' stilistica delle sculture che evidenzia in maniera preponderante non la qualita' estetica, non lo stile ma il forte carattere ed il suo contenuto  che ancor piu' si legano alle immagini delle donne di Izzo.

 

Giovanni Izzo, affermatosi al Kodak Europen Gold Award come miglior ritrattista dell'anno 1996 ha partecipato alla Nuit European Des Musèes 2009.E' autore delle copertine : "Castel Volturno reportage sulla mafia nigeriana" di Sergio Nazzaro - Einaudi 2013, "Il Vuoto Creativo" - Nicomp 2013, "L'altro mondo" di Marcello Fois - Einaudi 2014, "I Padroni di sabbia" di Salvatore Minieri -  Spring edizioni 2014,  docufilm "La baia" di Salvatore Minieri 2014. Si è occupato della supervisione alla fotografia nel film di Romano Montesarchio "Ritratti Abusivi" 2014. Ha collaborato con sue immagini alla pubblicazione  di "Dal degrado alla  bellezza" -  Edizioni Scientifiche Italiane, Resurrezione - GeMar 2012.

Ha pubblicato "Promised Land" - Federico Motta Editore 2010, "Faires in The Net" - l'Arca E l'Arco 2008. Ha ottenuto importanti riconoscimenti critici su "Il Fotografo Professionista", "Progresso Fotografico", "Photo International", "Photographies", "Dove", "Posh", "Bauwelt", "Mète". Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1978.

Giovanni Izzo dona la sua  visione dell'immensa carica di maternitá senza nessun filtro, senza alcuna esitazione, con una dolcezza che esce prepotentemente dai vividi occhi di queste figure che hanno attraversato il Mare Nostrum ed esprimono, spesso nel dolore e nelle difficoltá, l'esser Madre;  questo percorso visuale giunge dunque al confronto con le statue chiare ed estatiche che raccontano secoli e tempi sconosciuti. In questa comparazione l'esser madre e l'esser donna cancella le distanze temporali e accomuna i silenti volti tufacei e le donne dell'esodo.

 

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