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Flash mob in piazza municipio ad Aversa contro la riforma della Scuola del governo Renzi Elena Donadio

scuola 1.jpg

Decisamente riuscita l'operazione di sensibilizzazione organizzata ad Aversa dal 'Comitato Aversano Flash mob docenti, genitori, A.T.A'.  Dress code: total black.  Accessorio indispensabile, un lumino da cimitero da accendere in piazza dalle 20,30 alle 20,45. >>> 




L'idea è di rispettare quindici minuti di silenzio per la lenta agonia della scuola italiana. Circa 400 le persone raccolte intorno al monumento ai Caduti.  Tanti i lavoratori della scuola di tutte le età, ma anche genitori e ragazzi che osservano la scena partecipando in silenzio. Sono raggruppati davanti al municipio oppure disposti a cerchio intorno a un largo spazio vuoto nella parte della piazza antistante il monumento. Membri del comitato organizzatore, il professore Marco Caputo, docente di sostegno e di economia e la professoressa Imma Magliulo, vice preside della succursale sita in Cesa dell'Istituto Alberghiero di Aversa, Il 'Drengot'. La sua scuola attraversa da molto tempo disagi innumerevoli dovuti a forte carenza di strutture rispetto alla grande richiesta dell'utenza. E non è la sola, sul territorio, ad essere in questa condizione. 'Tra i vari punti che suscitano l'insoddisfazione dei docenti vi è il super potere che la riforma dona ai Presidi: deciderebbero su tutto', sostiene la professoressa Magliulo, 'sulla valutazione, sulla didattica, sulla scelta degli insegnanti con la chiamata diretta. Inoltre,con la riforma, si nega la possibilità agli insegnanti di ruolo di chiedere il trasferimento e si istituiscono albi regionali per la mobilità del personale della scuola. Inoltre, si tolgono poteri agli organi collegiali e alle rappresentanze genitoriali, che non avrebbero più voce in capitolo in merito all'offerta formativa per i loro figli'. Il professore Caputo sostiene che 'con l'apertura all'assunzione dei precari in Gae a fungere da specchietto per le allodole, il governo vuol far passare delle idee inaccettabili sull'organizzazione del sistema scolastico, sempre più equiparato a un'azienda, sì, ma patronale, priva sia di larghe vedute che delle tutele ottenute dopo anni di lotte. Una riforma della scuola è necessaria- sostiene Caputo- ma questa, senza forti investimenti, sarebbe solo peggiorativa.' E sottolinea che i sindacati ci sono e vogliono partecipare alla scrittura di una riforma che sia realmente migliorativa. Ricordo che il Flash mob si svolgeva contemporaneamente in 47 piazze d'Italia per sensibilizzare allo sciopero generale del 5 maggio.

 

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