Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Quanto sto per dire non ha pretesa di Verità e considera anche le eventuali giustificazioni. Sulle immagini del Cardarelli di Napoli circolate sui media, sulla successiva posizione assunta dal Presidente De Luca, ripetuta più volte, credo che un Governatore serio non dovrebbe cercare scriminanti o attenuanti. Il Cardarelli è “suo” e di esso dovrebbe assumersi ogni responsabilità. Senza cercare la “scappatoia” del confronto con altre strutture del Paese (come a dire, mal comune, mezzo gaudio).
Il quarto numero dell’Eco di Aversa, in questo travagliato 2020, è disponibile in formato online, dal 2 dicembre sarà gratuitamente in tutte le edicole aversane.
Ci risiamo, quattro anni dopo gli Stati Uniti tornano al voto: la sfida è tra il Presidente Repubblicano uscente Donald Trump e lo sfidante del Partito Democratico Joe Biden (per chi non lo conoscesse o non se lo ricordasse è stato il Vicepresidente di Barack Obama). Biden ha vinto abbastanza agevolmente le primarie Dem battendo Bernie Sanders senza particolari problemi, mentre Trump è stato confermatissimo dal GOP con un rate approval enorme (in genere è così con il Presidente in carica). Ottenute le due nomination vanno spediti alla sfida finale di cui conosceremo l’esito il 3 novembre.
L’olio di nocciola viene ricavato dai frutti del nocciolo e viene estratto dalla spremitura meccanica a freddo. La sua composizione è ricca di omega 3 e di vitamina E, antiossidante e quindi ottimo alleato per combatte i radicali liberi. Contiene inoltre una vasta gamma del gruppo delle vitamine B e molti oligoelementi tra cui il selenio, che aiuta a rallentare l’invecchiamento cellulare. E’ un ottima fonte di calcio utile per capelli e unghie. Ha, inoltre, una naturale azione antinfiammatoria.
Sono undici le cantautrici che si contenderanno la vittoria alla sedicesima edizione del “Premio Bianca d’Aponte”, il concorso riservato alla canzone d’autrice diventato ormai un punto fermo nel panorama italiano della musica di qualità. Ad Aversa, il 23 e 24 ottobre, le undici artiste in lizza si contenderanno la vetrina della nuova canzone d’autrice italiana. Quantomai composito quest’anno il novero delle concorrenti dal punto di vista stilistico, con proposte che spaziano dalle più innovative a quelle più classiche.
Una volta, diciamo ai tempi di Gaetano Parente, la via Drengot costituiva una delle strade principali di Aversa. Oggi, invece, è una delle vie dell’antico centro storico. Completamente dimenticato dai tanto dai governi di destra quanto da governi di sinistra che si sono avvicendati nel corso degli anni. Fatta qualche dovuta eccezione, si trova in stato di abbandono o trascuratezza. Percorro, spesso, a piedi almeno la metà della strada Drengot, dall’incrocio con via Gaetano Parente fino a via Riccardo di Aversa. Ogni volta non faccio che rammaricarmi sullo stato dei luoghi. In primis, balza all’evidenza che nessuno ha mai dedicato attenzione e, quindi, un Progetto a questa parte della Città.
E’ importante approfondire il tema della toponomastica cittadina, cioè l’origine, sviluppo e il significato dei nomi dei luoghi della città. Ad Aversa sono rilevanti tutti quei toponimi dialettali con i quali si ricordano vie, piazze e slarghi, che, pur risalendo a tempi antichi, sono ancora oggi usati, la loro conoscenza è indispensabile non solo per l’urbanistica locale, ma diventa fondamentale per la ricostruzione storica e la comprensione dell’identità aversana. E’ emblematico il caso del toponimo dialettale “ a’ chiazza ‘e’ penne” con cui gli aversani ricordano un tratto di strada tra l’attuale corso Bersaglieri e via Orabona, nella zona del Lemitone, altro nome che affonda le radici nella parlata dialettale.
In 48 ore l’ Italia si è fermata, chiusura totale per lavori, attività, professioni, spostamenti nazionali ed esteri, tutti in casa fermi per la pandemia del corona virus! Una catastrofe per l’umanità dei cinque continenti che, aldilà delle frontiere, sono accomunati dalla gravissima situazione sanitaria. Nelle amministrazioni il lavoro prosegue in modalità smartworking, ovvero in connessione multimediale da casa propria, si attivano procedure telematiche per l’esecuzioni delle pratiche, dei servizi bancari, degli acquisti, della medicina di base, per ovviare alla temporanea sospensione di ogni contatto fisico, che potrebbe agevolare il contagio. L’istituzione scuola si ferma il 9 marzo, con sospensione illimitata delle lezioni in classe, per l’università e per tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Gli studenti, inizialmente contenti di non andare alla scuola, si sono ritrovati all’improvviso prigionieri in casa: né compagni di classe, né viaggi organizzati, né progetti Erasmus e Cambridge, nessuna festa di compleanno, nessun party…
Continua la solidarietà degli aversani per l’emergenza Covid, in questi giorni sono scesi in campo anche i confratelli della Confraternita del Santissimo Rosario con una importante azione benefica. Già nei mesi scorsi i membri del sodalizio religioso avevano avviato una grande raccolta di contributi da destinare ad attività di supporto per fronteggiare la pandemia, su proposta del Commissario dell’Arciconfraternita, Ernesto Pagano, unanimemente accolta da tutti i confratelli, si è deciso di destinare i 15.000 euro raccolti all’acquisto di dispositivi di protezione individuale.
Dopo il silenzio imposto dall’emergenza la grande musica è tornata a risuonare ad Aversa grazie all’Accademia di Santa Sofia di Benevento, che ha regalato alla città i primi concerti dell’era post covid. Già a fine giugno, nell’ambito delle Celebrazioni per il Giubileo dell’Abbazia di San Lorenzo, un quintetto d’archi composto da Alessia Avagliano e Alina Taslavan al violino, Antonio Mastroianni alla viola, Marco Pescosolido al violoncello e Gianluigi Pennino al contrabbasso, si è esibito in un ricco e vario repertorio spaziando da Mozart a Verdi, Johann Sebastian Bach a Massenet, fino alle composizioni per il cinema di Ennio Morricone.
Periodico
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