Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
Nelle attività di supporto alla popolazione messe in campo ad Aversa in tempi di emergenza Covid, è presente anche il Corpo Militare del Sovrano Militare Ordine di Malta, corpo di assistenza sanitaria e umanitaria ausiliario dell’Esercito Italiano.
L’emergenza sanitaria del Covid 19, ha costretto la chiusura forzata delle scuole, con lo scopo di prevenire il contagio. Il corona virus, sembra non solo avere contagiato la nostra salute, ma le anche le nostre abitudini digitali, l’ISIS “Alessandro Volta”, in queste settimane, è in prima linea nelle forme di tecnologia digitale, pronto per creare un nuovo modello di apprendimento di didattica a distanza.
Sono ancora aperte le iscrizioni all’unico contest in Italia riservato alle cantautrici, senza preclusioni di genere stilistico. È il Premio Bianca d’Aponte di Aversa, diventato ormai uno dei più importanti appuntamenti in Italia per la canzone di qualità. Il bando di concorso è disponibile, insieme alla scheda di iscrizione, su www.premiobiancadaponte.it : la partecipazione è come sempre gratuita.
Appare incredibile: nella Terra dei fuochi, ove è situata Aversa, chi governa non riesce a sconfiggere i fuochi né i rifiuti che dominano la scena indecentemente, né riesce a riparare le strade sprofondate, eppure adotta provvedimenti fotocopia che per arginare lo smog limitano il traffico veicolare dei motori fino a euro3, che penalizzano i più deboli. Il provvedimento del sindaco di Aversa è affrettato e pasticciato, tocca solo i non residenti dimenticando le tante auto altamente inquinanti di chi risiede in città. Fa molta immagine, ma si risolve in una imposizione odiosa. Se non erro, però, le strade con maggiore traffico sono esenti da necessità green.
Nella mattinata del 10 febbraio in occasione del ricordo delle Foibe e degli Esuli, il Comitato 10 Febbraio, in collaborazione con il Museo Civico di Storia Militare, ha promosso un incontro per commemorare le vittime, delle tragedie avvenute nel secondo dopoguerra. La Repubblica Italiana, riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati e della più difficile vicenda della storia.
I ragazzi dell’Istituto “Alessandro Volta” di Aversa, si sono immersi in una intensa giornata di storia presso il museo militare, per visitare la mostra dal titolo “Arditi. Dalla storia al mito”. Una folta delegazioni di alunni, due classi quinte, si sono avventurati nella storia, accompagnati dai docenti dell’istituto normanno. Gli studenti hanno potuto vedere il volto della guerra ascoltata attraverso la magistrale lezione del curatore.
Il compositore Domenico Parmeggiano è stato a lungo negletto dopo la sua morte, benché fosse stata grande la sua fama in vita, facendolo ascendere nell’empireo dei musicisti aversani, di lui e delle sue opere ci si è presto dimenticati e soltanto recentemente la sua figura sta venendo, gradualmente, riscoperta. Ma per raccontare un musicista bisogna far risuonare la sua musica e, ancora oggi, restano sconosciute gran parte delle sue opere, salvo che per qualche spartito della sua vasta produzione di musica sacra, mentre restano solo i titoli di alcune arie e canzoni briose, che egli realizzò soprattutto per la festa di Piedigrotta, ove fu apprezzato autore.
Aprire tutti le finestre, affacciarsi, urlare con tutta la voce possibile: “Cambiamo il Sistema, cambiamo il Sistema, cambiamo il Sistema…” Bisogna scendere in piazza, radunarsi sotto le sedi dei governi, iniziare una protesta non violenta e portarla avanti finché i problemi non saranno risolti. Ad Aversa, ad esempio, i cittadini devono chiedere pulizia, dire basta alla mondezza che impera ovunque, chiedere normalità e normalizzazione, ottenere una piazza Marconi finalmente decente, niente più sgarrupatorio.
Resterà visitabile fino al prossimo 19 gennaio la mostra storica “Arditi. Dalla storia al mito”, inaugurata ad Aversa a dicembre, presso il Civico Museo di Storia Militare. L’esposizione è incentrata sull’epopea dei Reparti d’Assalto durante la Prima Guerra Mondiale, nella quale, con le loro caratteristiche uniformi ed il loro indomito coraggio, si imposero quale simbolo leggendario della guerra sul fronte italiano.
Periodico
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