Il nuovo "L'Eco di Aversa" è una riedizione del foglio cittadino fondato da Gaetano Parente nel 1861. Il logo riprende un dipinto di Gennaro Conti, del 1886, raffigurante il sindaco Gaetano Parente nell'atto di indicare a Vittorio Emanuele la Via Roma.
E’ iniziata sotto i migliori auspici l’edizione 2021 del Festival Cimarosa a Palazzo Parente, il tradizionale appuntamento con la musica organizzato dall’Associazione Gaetano Parente all’interno dell’antica dimora che fu residenza del primo sindaco della città dopo il Risorgimento, nel cuore del centro storico. Nello splendido giardino del palazzo, a partire dal mese di luglio, si sono svolti i primi tre concerti che, dopo i difficili mesi della pandemia, hanno fatto riecheggiare la musica del centro storico di Aversa, grazie alla tenace volontà dell’avvocato Antonio Santi, appassionato animatore culturale, ed alla collaborazione di nuovi soggetti: il giornalista Giuseppe Lettieri, il professore Salvatore Palladino, l’Accademia di Santa Sofia di Benevento.
Il Vescovo Angelo Spinillo, in occasione della Pentecoste, invia un messaggio di riflessioni e commento a tutti i fedeli della Diocesi di Aversa, per il momento che culmina il periodo pasquale.
Siamo alla Pentecoste, il momento culminante della Pasqua. La potenza dello Spirito viene ad insegnarci come noi, liberati dalla morte, riceviamo la nuova alleanza con il Signore. “La legge nuova ha bisogno di un solo comandamento – osserva mons. Angelo Spinillo nel suo commento al vangelo di domenica prossima, 23 maggio 2021 – ovvero amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo perché questi possa avere vita”.
La raccolta differenziata ad Aversa continua a rimanere al palo, malgrado il passaggio della gestione del servizio alla Tekra e la sua rimodulazione dalla fine del 2020. Secondo i dati forniti dall’azienda, negli ultimi due mesi del 2020 la percentuale di differenziata si è attestata su una media del 37,51%, con un picco del 39% a dicembre, mentre nei primi dieci mesi dello scorso anno, quando il servizio di raccolta era effettuato dalla Senesi, il dato era oscillato tra il 27 ed il 30%.
Ognuno elabora a proprio modo la realtà per trasformare un’emozione, è quello che fa Paolo Liotto, giovane artista che da diversi anni si impegna nella realizzazione di opere d’arte, specializzato in presepi natalizi, diorami pasquali e miniature di edifici.
Comincia tra le polemiche il mandato del nuovo agronomo comunale di Aversa che si è insediato il 14 gennaio, il professionista, che andrà a prestare la propria consulenza per la gestione del verde urbano e la pianificazione ambientale, si trova già a dover affrontare la spinosa questione delle potature.
Il comitato La Maddalena che vorrei ha promosso, assieme ad altre associazioni cittadine, la nascita di un Laboratorio di comunità, d’intesa con il Comune di Aversa, per sviluppare proposte e programmi sui temi dello sviluppo del territorio aversano, affrontati in chiave partecipata. L’amministrazione comunale ha recentemente varato una delibera di giunta che istituisce il laboratorio AversaLab2030, che dovrebbe dare attuazione pratica alle proposte di condivisione e far nascere uno spazio reale di espressione. E’ una iniziativa che guarda al futuro, al nuovo anno, tenendo viva anche la memoria di Valerio Taglione, protagonista di una intensa battaglia civile per la rinascita del territorio e la lotta alla camorra.
L’istituto “Alessandro Volta”, diretto dalla preside Simona Sessa, presenta quest’anno l’open day con l’evento web #Voltaday, un’edizione speciale che si svolgerà in modalità online ed già preso il via dal 5 dicembre, ma si ripeterà il 19 dicembre, ogni sabato, escluse le festività natalizie, per poi ripartire il 9 gennaio e ripetersi il 16 e 23 gennaio.
Sono undici le cantautrici che si contenderanno la vittoria alla sedicesima edizione del “Premio Bianca d’Aponte”, il concorso riservato alla canzone d’autrice diventato ormai un punto fermo nel panorama italiano della musica di qualità. Ad Aversa, il 23 e 24 ottobre, le undici artiste in lizza si contenderanno la vetrina della nuova canzone d’autrice italiana. Quantomai composito quest’anno il novero delle concorrenti dal punto di vista stilistico, con proposte che spaziano dalle più innovative a quelle più classiche.
Una volta, diciamo ai tempi di Gaetano Parente, la via Drengot costituiva una delle strade principali di Aversa. Oggi, invece, è una delle vie dell’antico centro storico. Completamente dimenticato dai tanto dai governi di destra quanto da governi di sinistra che si sono avvicendati nel corso degli anni. Fatta qualche dovuta eccezione, si trova in stato di abbandono o trascuratezza. Percorro, spesso, a piedi almeno la metà della strada Drengot, dall’incrocio con via Gaetano Parente fino a via Riccardo di Aversa. Ogni volta non faccio che rammaricarmi sullo stato dei luoghi. In primis, balza all’evidenza che nessuno ha mai dedicato attenzione e, quindi, un Progetto a questa parte della Città.
E’ importante approfondire il tema della toponomastica cittadina, cioè l’origine, sviluppo e il significato dei nomi dei luoghi della città. Ad Aversa sono rilevanti tutti quei toponimi dialettali con i quali si ricordano vie, piazze e slarghi, che, pur risalendo a tempi antichi, sono ancora oggi usati, la loro conoscenza è indispensabile non solo per l’urbanistica locale, ma diventa fondamentale per la ricostruzione storica e la comprensione dell’identità aversana. E’ emblematico il caso del toponimo dialettale “ a’ chiazza ‘e’ penne” con cui gli aversani ricordano un tratto di strada tra l’attuale corso Bersaglieri e via Orabona, nella zona del Lemitone, altro nome che affonda le radici nella parlata dialettale.
Periodico
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